Pallamano
Pallamano, Ilaria Dalla Costa: “La Coppa Italia una bellissima emozione, le giovani daranno una grande mano alla Nazionale”
Anche il mondo della pallamano in questo periodo difficile ha dovuto chiudere temporaneamente i battenti, il che ci consente di conoscere meglio gli atleti di questa disciplina, tra cui Ilaria Dalla Costa, lombarda d’origine, ma giocatrice di punta della Jomi Salerno campione d’Italia, nonché della Nazionale.
Ne abbiamo dunque approfittato per una chiacchierata circa il recente successo a Siena in Coppa Italia, ma anche del campionato e degli impegni di qualificazione agli Europei 2020, iniziati certamente non nel migliore dei modi, ma che potrebbe subire una svolta in caso di doppio successo contro la Lituania.
Ilaria, iniziamo con una domanda che spesso è di circostanza, ma in questi giorni, specie per chi proviene dalla Lombardia, assume un significato particolare: come stai?
“Io sto bene. Sono a Salerno, vivo con alcune mie compagne di squadra, ma ovviamente il mio cuore è a Cassano Magnago, una città in provincia di Varese dove vivono la mia famiglia e tutti i miei amici. La situazione è quella che conosciamo tutti e spero che il rispetto di queste misure restrittive abbiano l’effetto desiderato. Sono lontana anche dal mio fidanzato che si trova a Castel San Giorgio, un comune in provincia di Salerno, ma vista la situazione dubbia sul prosieguo del campionato sono rimasta qui”.
In questo momento l’attività sportiva in Italia è ferma, come è giusto che sia. Riesci ad allenarti anche a casa con attrezzi o a corpo libero?
“Sì, mi alleno con le mie compagne tutti i giorni. Facciamo dei circuiti con pochi pesi che siamo riuscite a recuperare e facciamo degli allenamenti cardio per non perdere del tutto la forma fisica in vista di una possibile ripresa del campionato. È difficile mentalmente perché, quando sei abituato a costruire le tue giornate in base ai due allenamenti quotidiani, trovarsi a svolgere il tutto a casa è abbastanza stano, ma lo prendiamo come una valvola di sfogo ponendoci l’obiettivo di non perdere la forma fisica.”
Anche quest’anno, la tua Jomi Salerno lotta per le posizioni di vertice del campionato, ma la classifica dice che ci sono almeno altre due formazioni in grado di dire la loro, ovvero Brixen e Oderzo, che si sono rinforzate molto. Semmai dovesse riprendere il campionato, quale temi maggiormente?
“Sicuramente tutte e due le squadre si sono rinforzate e vogliono dire la loro in questo campionato, personalmente temo di più Bressanone, perché Oderzo avendo ‘perso’ Duran e Poderi ha smarrito un po’ di sicurezza e finalizzazioni. Il Brixen visto nell’ultima partita giocata contro, dove abbiamo vinto solo di una rete, mi sembra la squadra che ci possa mettere di più in difficoltà”.
Tuttavia anche questa stagione Salerno ha conquistato una vittoria di prestigio, la Coppa Italia. Raccontaci di queste Final Four in una cornice suggestiva come quella del Pala Estra di Siena.
“Diversamente dagli ultimi anni, siamo partite per questa manifestazione senza i favori del pronostico. La prima partita contro Oderzo era la quella chiave della Coppa. Lo sapevamo e abbiamo vinto bene con grinta e forza, due caratteristiche che si erano perse per strada nella prima parte del campionato. Poi la finale contro Cassano Magnago è andata benissimo, abbiamo portato un’altra Coppa Italia a Salerno, è stata un emozione bellissima dopo aver fallito la conquista della Supercoppa a dicembre. Dopo questa vittoria abbiamo dimostrato che siamo ancora la squadra da battere”.
Passiamo all’argomento Nazionale. In questi giorni avreste dovuto affrontare la Lituania in ben due occasioni per le gare di qualificazione agli Europei 2020, slittate a giugno. Avete già avuto modo di studiare le avversarie?
“Purtroppo il raduno sarebbe stato in questi giorni ma ovviamente è stato posticipato. Nello scorso raduno dove abbiamo giocato contro Montenegro e Ungheria avevamo visto un’ottima Lituania contro l’Ungheria, ma penso che preparandoci bene potrebbe essere un avversario alla nostra portata”.
Le prime due partite del girone hanno visto le azzurre opposte a Montenegro e Ungheria, squadre decisamente più attrezzate, che si giocheranno quasi certamente il successo nel raggruppamento. Che emozione è stata affrontare alcune tra le migliori giocatrici d’Europa, militanti nelle squadre di Champions League?
“Sicuramente per me e per tutte le mie compagne è una grande emozione ogni volta vestire la maglia azzurra, poi giocare contro avversare di quel calibro, che vedi giocare in Champions League, lo è ancora di più. Queste partite ti aiutano a crescere come giocatrice, fare esperienza e a capire a che livello sei arrivata e dove puoi migliorare per arrivare a quel livello”.
Negli ultimi tempi in Nazionale si sta vivendo una sorta di ricambio generazionale, attraverso l’inserimento di giovani molto interessanti. A tuo modo di vedere, chi di loro sarà il punto di riferimento della Selezione nei prossimi anni?
“I nuovi inserimenti nella Nazionale sono tutte giovani promettenti e talentuose. Ognuna di loro lavorando, facendo esperienze, anche a livello internazionale, potrà dare una grande mano alla Nazionale italiana”.
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gianni.lombardi@oasport.it
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Foto: Isabella Gandolfi – FIGH