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Parigi-Roubaix 1937: quando Jules Rossi beffò l’armata belga e cancellò un lungo digiuno azzurro di 39 anni

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Giulio Rossi, per tutti “Jules“, fu il primo italiano ad imporsi alla Parigi- Roubaix, esattamente nel 1937, alla trentottesima edizione della classicissima del pavé francese, trionfando laddove Gaetano Belloni, Costante Girardengo e Alfredo Binda avevano fallito. Nato a Boccolo De’ Tassi, nel parmense, emigrò in Francia da bambino. Nella corsa dell’Inferno del Nord, i favoriti erano sempre i belgi e l’Italia puntava su Marco Cimatti. 255 chilometri, 159 partenti e una pioggia forte.

L’azione decisiva avvenne a 10 chilometri dall’arrivo, dove Giulio Rossi tentò un allungo, ma un passaggio a livello chiuso lo fermò. Nonostante tutto riuscì ad arrivare a Roubaix su Avenue Gustave Delory con quattro belgi, ognuno ambizioso per vincere e disinteressato nel coordinare i propri sforzi contro l’italiano. A due chilometri dalla fine Rossi aumentò l’andatura, un’azione che gli altri non riuscirono minimamente a ridurre. In una volata lunghissima riuscì a battere il belga Hendrick e il francese De Clercq. Nel 1944, sette anni dopo la sua brillante vittoria, fu battuto allo sprint dal belga De Simpelaere, vincitore della 44° edizione della classica transalpina. Jules abbandonò il ciclismo nel 1950. Il 30 giugno 1968, all’età di 54 anni, morì a Champigny- Sur- Marne, in Francia.

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lisa.guadagnini@oasport.it

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