Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, la NextGen delle coppie: la Russia destinata a prendersi la leadership, occasione Germania?
Quale destino per le coppie nel pattinaggio artistico? Dopo la scoppiettante gara alle Olimpiadi di PyeongChang 2018, conclusa con la meravigliosa vittoria di Aljona Savchenko-Bruno Massot, il secondo posto dei cinesi Wenjing Sui-Cong Han e il terzo dei canadesi Megan Duhamel-Eric Radord, la specialità ha subito un brusco calo, mancando in praticamente tutte le nazioni il cosiddetto ricambio generazionale. Unico paese a fare eccezione in questo senso è la Russia, fucina continua di talenti. Dimostrazione lampante di quanto detto risultano essere i Campionati Mondiali Junior, da tre anni a questa parte totalmente monopolizzati dai pattinatori di San Pietroburgo, Mosca e Perm. Abbiamo quindi cercato di individuare cinque coppie che potrebbero conquistare il tetto del mondo in futuro, tra volti conosciuti, talenti pronti ad esplodere e scommesse.
ALEKSANDRA BOIKOVA-DMITRII KOZLOVSKII (RUSSIA)
Una coppia che non ha davvero più bisogno di presentazioni quella formata da Aleksandra Boikova e Dmitri Kozlovskii. Reduci da una stagione, la seconda nella massima categoria, semplicemente straordinaria, culminata con l’oro conquistato agli Europei di Graz e sancita con la leadership interna scippata di rabbia e prepotenza agonistica ai decisamente più esperti Evgenia Tarasova-Vladimir Morozov, superati in ogni scontro diretto. Gli allievi dell’allenatrice leggendaria Tamara Moskvina, apprezzatissimi per la ricerca maniacale nei dettagli degli elementi tecnici, con particolare cura sulle entrate e le uscite dei sollevamenti, con tutta la probabilità saranno i principali sfidanti di Wenjing Sui-Cong Han alle Olimpiadi di Pechino 2022. Riusciranno nel colpaccio?
ANASTASIA MISHINA-ALEXANDR GALLIAMOV (RUSSIA)
I Campioni Mondiali Junior 2019, dopo aver affrontato una più che incoraggiante prima stagione in campo Senior conquistando il terzo posto alle Finali Grand Prix di Torini, hanno deciso di compiere un’ulteriore passo per rendere la loro carriera ancora più vincente cambiando guida tecnica, lasciando dunque la scuola di Ludmila Velikova e Vasilii Velikov per trasferirsi alla corte di Tamara Moskvina, coach di Boikova-Kozlovskii. Nonostante una continuità di rendimento a volte sfuggente, i pattinatori di San Pietroburgo potrebbero fare la differenza non solo sul fronte tecnico ma anche su quello delle componenti del programma, quest’anno in più di una occasione valutate con un punteggio fin troppo basso per quanto mostrato sul ghiaccio.
APOLLINARIIA PANFILOVA-DMTRY RYLOV (RUSSIA)
Attenti a questi due, giovanissimi, fenomeni. Dopo aver dominato in lungo e in largo l’ultima annata sportiva Junior, vincendo per dispersione ogni singola gara a cui hanno partecipato, Apollinaria Panfilova-Dmtry Rylov si faranno trovare pronti al grande salto nella massima categoria. La loro forza si traduce in un aggettivo: qualità, sfoggiata in più occasioni nei salti lanciati, triplo rittberger e triplo lutz, nel triplo twist (incredibile quello atterrato ai Mondiali Junior di Tallinn) e nei sollevamenti in generale. Affinando alcuni limiti dettati soprattutto dall’età gli atleti stanziati a Perm diventeranno una vera e propria spina nel fianco per tutti i diretti avversari. Ne vedremo delle belle.
DARIA PAVLIUCHENKO-DENIS KHODYKIN (RUSSIA)
Sulla carta risultano forse meno empatici rispetto alle tre coppie citate. Tuttavia Daria Pavliuchenko-Denis Khodykin sono una macchina da guerra, e il loro miglioramento esponenziale registrato nel giro di una sola stagione è la prova fattuale di quanto il movimento russo sia, in questo momento, incredibilmente avanti da un punto di vista di crescita e sviluppo. Stanziati nella capitale Mosca i pattinatori di Sergei Dobroskokov e Sergei Rosliakov, dopo il deludente sesto posto ottenuto alle Finali Grand Prix frutto di un secondo segmento di gara contrassegnato da fin troppe sbavature, hanno sfoderato un carisma e un carattere notevole ai Nazionali e agli Europei di Graz, dove hanno conquistato una meritata medaglia di bronzo presentando un difficile triplo flip in parallelo, salto che, sommato a una corretta realizzazione dei restanti elementi di layout, potrebbe rivelarsi un’arma letale per le competizioni future. Da non sottovalutare.
ANNIKA HOCKE-ROBERT KUNKEL (GERMANIA)
Sono loro la coppia extra Russia su cui puntare. Ci vorrà sicuramente molto tempo per poter raggiungere gli avversari più blasonati, in questo momento imprendibili, ma Annika Hocke e Robert Kunkel hanno sfoggiato nella stagione appena passata agli archivi delle ottime prestazioni in entrambe le categorie, raggiungendo il quarto posto ai Mondiali di Tallinn e il settimo nella massima categoria alla rassegna continentale di Graz, cedendo il passo agli esperti connazionali Minerva Fabienne Hase-Nolar Seegret, piazzatasi in quinta posizione confermando quindi una certa solidità della scuola tedesca nelle coppie d’artistico, specialità che ha disperatamente bisogno di nuove leve per innalzare il livello e rendere più divertenti e avvincenti le competizioni che, di questo passo, rischiano di diventare fin troppo telefonate.
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Foto: LaPresse