Oltre Cinquecerchi
Quando arriverà il vaccino per il coronavirus? Le possibili date, tutte le fasi e gli scenari: esperimenti anche in Italia
Tutto il mondo sta fronteggiando l’emergenza coronavirus, la pandemia continua a mietere vittime ogni giorno e i contagi crescono ora dopo ora anche se la situazione è decisamente migliore rispetto a quella di un mese fa tanto che diversi Paesi sono pronti per entrare nella fase 2, quella in cui si procederà con una graduale riapertura delle attività e in cui le persone dovranno convivere col virus continuando a rispettare importanti norme di distanziamento e di sicurezza. Bisognerà prestare la massima attenzione e utilizzare mascherine fino a quando non verrà trovato un vaccino, soltanto in quel momento si riuscirà a sconfiggere definitivamente Covid-19 e a tornare totalmente a una vita normale, come la conoscevamo fino a inizio marzo.
Ma quando arriverà il vaccino? Ci sono circa 50 ricerche in corso di svolgimento: alcune sono anche molto avanzate, hanno svolto le fasi pre-cliniche e si apprestano tra poco a iniziare l’iter clinico. La prima fase prevede la somministrazione del vaccino su un numero limitato di persone, la fase 2 prevede test con differenti dosaggi su un centinaio di cavie umane, la fase 3 è quella poi cruciale perché prevede test su migliaia di esseri umani prima che il vaccino possa essere messo in commercio (fase 4).
Al momento è molto difficile fare delle previsioni realistiche su quando il vaccino sarà disponibile per tutti anche perché le stime degli esperti spaziano in un arco temporale che va da uno a tre anni. I più ottimistici sperano in un preparato che arrivi alla terza fase clinica entro la fine del 2020 in modo da averlo disponibile su larga scala entro la primavera 2021 mentre altri si spingono al 2022 e al 2023. Altri ancora, come il professore Nabarro dell’Imperial College britannico e membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono più scettici e invitano alla prudenza, anche in considerazione del fatto che il virus è nuovo e muterà nel tempo.
Ne parla anche il dottore cinese Gao Fu: “Un vaccino è ancora in fase di studio e potrà essere utilizzato per alcuni gruppi speciali come gli operatori sanitari. Potremo invece essere in grado di sperimentare dei vaccini per le persone sane all’inizio del prossimo anno. Dipenderà tutto da come andremo avanti”. Al momento anche i ricercatori dell’Università di Oxoford stanno sperimentando un vaccino anti Covid-19 con le prime dosi che saranno date ai volontari, l’obiettivo del governo britannico è quello di averlo pronto per l’autunno.
Stamattina è perà giunta una buona notizia. Una compagnia italiana biotech ha affermato che “sono stati raggiunti risultati incoraggianti verso un vaccino contro il coronavirus”: è stato messo a punto un sistema in vitro di infezione cellulare che utilizza uno ‘pseudovirus’, completamente innocuo, che porta la stessa proteina del coronavirus. Secondo i ricercatori si tratta di un modo “ideale per verificare in tempi rapidi la capacità di un potenziale vaccino di indurre anticorpi”.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse