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Oltre Cinquecerchi
Quando inizia la Fase 2 e cosa riapre? Lavoro su turni, file ai negozi e supermercati, obbligo di mascherine e guanti
Servirà rigore e gradualità. L’Italia inizia a pensare alla cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza Covid-19. Il “convivere con il virus” si baserà sull‘idea di turni per lavorare e turni per entrare nei negozi. Il rispetto della distanza di sicurezza e l’obbligo della protezione con dispositivi per chi ha contatti con il pubblico saranno dei punti di riferimento.
Pertanto la citata Fase 2 che, verosimilmente, comincerà il 4 maggio avrà questi crismi. Non ci sono indicazioni, infatti, su un’anticipazione, visto e considerato che il Bel Paese sta registrando ancora degli aumenti (pur lievi) dei casi. Il Premier Giuseppe Conte, anche sotto suggerimento dei tecnici-scientifici, prorogherà verosimilmente i divieti negli spostamenti già previsti, mentre vi potrebbe essere la speranza circa la riapertura di qualche azienda. In questo senso le attività imprenditoriali dovranno prevedere il minimo dell’affluenza degli uffici, come spiegato sul Corriere della Sera. Le prime ad essere autorizzate alla riapertura dovrebbero essere quelle che supportano la filiera dell’alimentare e del farmaceutico, packaging, elettronica di settore e quelle ad altissima automazione. Per gli altri settori, il via libera sarà più scaglionato.
Per questo lo smart working sarà la via preferenziale, mentre per chi andrà in sede si dovranno prevedere dei turni alternati divisi per orario o per fasce giornaliere. L’ormai arcinoto metro di distanza dovrà essere rispettato. Lo stesso discorso riguarderà i negozi e tutti gli altri settori che prevedono la presenza dei clienti. Pertanto sarà necessario mettersi in coda, come già avviene, e le entrate saranno scaglionate. Per andare dal parrucchiere o presso i centri estetici, invece, sarà necessario prendere appuntamento per evitare assembramenti. Difficile capire quando potranno riaprire bar e ristoranti, luoghi per natura vocati alla socialità. Saranno comunque favoriti i locali che riescono a mantenere distanze maggiori fra i commensali e fra i tavoli, oltre a quelli che possono mantenere tavoli all’aperto.
Come detto, sarà necessario per i lavori con contatto con il pubblico indossare guanti e mascherine, dispositivi di cui dovranno essere dotati anche i cittadini. Allo studio poi anche strumenti tecnologici per la prevenzione, come le app, per il tracciamento digitale dei casi positivi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse