Quando riaprono bar e ristoranti? Possibile il take-away, altre ipotesi più lontane

Bar e ristoranti sono chiusi in tutta Italia dallo scorso 8 marzo a causa dell’emergenza sanitaria, la pandemia ha bloccato queste attività che da più di un mese non possono lavorare regolarmente: al momento è concesso soltanto il servizio a domicilio, si può cucinare in questi locali e il cibo si può portare direttamente presso l’abitazione dei propri clienti ma non ci si può sedere al tavolo e consumare pranzi e cene come eravamo abituati a fare in un passato che sembra così lontano. Quando potranno riaprire bar e ristoranti? Questa domanda è molto frequente tra tutti gli italiani che vogliono presto tornare a una vita più vicina alla normalità, uscendo liberamente di casa e non soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità. I gestori sperano di rialzare presto la saracinesca ma c’è il rischio che bisognerà aspettare ancora molto tempo.

QUANDO RIAPRONO BAR E RISTORANTI? LE POSSIBILI DATE

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, infatti, la riapertura di bar e ristoranti non dovrebbe avvenire il 4 maggio, ovvero la data di inizio della fase 2 in Italia, quella in cui ci sarà una graduale riapertura delle attività rispettando una serie stringente di misure di sicurezza. Secondo le tabelle Inail, infatti, questi luoghi di ritrovo hanno un livello di rischio particolarmente elevato e dunque l’effettiva riapertura potrebbe slittare in là di alcune settimane, anche se al momento non ci sono delle date certe.

POSSIBILITÀ DEL SERVIZIO DA ASPORTO (TAKE-AWAY):

Il Governo starebbe però valutando la possibilità di concedere il servizio da asporto (take-away): i clienti verrebbero al ristorante o al bar e ritirerebbero il cibo, portandolo poi a casa o sul posto di lavoro per consumarlo. In questo caso l’ingresso nel locale sarebbe scaglionato come accade ad esempio adesso presso i supermercati e verrebbe calcolato in base alla metratura: ad esempio in 40 metri quadrati possono entrare due dipendenti e un cliente.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse