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Oltre Cinquecerchi
Quando riaprono palestre e piscine? L’attività riprenderà a giugno? Tutti gli scenari e le regole di sicurezza da rispettare
Gli amanti del fitness e dell’attività fisica non vedono l’ora di poter tornare in palestra e in piscina ma non potranno farlo in tempi rapidi. Il premier Giuseppe Conte ha infatti annunciato la proroga delle misure restrittive fino a domenica 3 maggio. L’Italia resterà in lockdown per altre tre settimane e così non ci si potrà andare ad allenare ancora per diverso tempo, bisognerà continuare a fare attività motoria in casa o in giardino visto che anche jogging e biciclettate sono vietate.
QUANDO RIAPRIRANNO PALESTRE E PISCINE?
Al momento non c’è una data certa sulla riapertura di palestre e piscine. Molto dipenderà da come si svilupperà la curva epidemica. Riapertura già da lunedì 4 maggio? Sembra altamente improbabile. L’ipotesi più concreta sembra quella di una ripresa tra giugno e luglio, rispettando diverse norme di sicurezza.
LE NORME DA RISPETTARE ALLA RIAPERTURA: COME ATTREZZARSI PER RIAPRIRE IN REGOLA
La normativa igienica e tutti gli obblighi sono ormai ben chiari, tutte le attività dovranno provvedervi e soddisfare le esigenze previste dal regolamento sulla sicurezza. Diamo uno sguardo ai punti nevralgici e a come dovranno comportarsi palestre e piscine una volta che riapriranno i loro negozi e saloni di bellezza.
– I locali dovranno essere puliti due volte al giorno: prima dell’apertura e in una pausa quotidiana si dovrà poi provvedere al lavaggio degli ambienti e alla relativa sanificazione.
– Bisognerà pulire i sistemi di areazione.
– All’ingresso dovranno essere posti degli erogatori di disinfettante per le mani ma anche accanto alla casse (o comunque dove si effettuano i pagamenti, anche con il Pos/carte di credito).
– Bisognerà indossare guanti e mascherine (da capire, però, se farlo concretamente anche durante l’attività fisica).
– Attenzione alle distanze interpersonali: nel caso di locale di 40 metri quadrati dovrà accedere una persona alla volta oltre a un massimo di due operatori, per locali più piccoli si dovrà mantenere il rapporto di un cliente e di un lavoratore, nel caso di struttura oltre i 40 metri quadrati allora l’accesso sarà regolamentato in funzione degli spazi disponibili (come accade oggi nei supermercati).
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse