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Tennis, Raffaella Reggi: “Jannik Sinner ha una grande mentalità, l’Italia può far bene in Coppa Davis. Serve il vaccino per ripartire”
Il tennis è fermo, il tennis è in attesa di sapere cosa fare. Il mondo dello sport, a onor del vero, deve capire cosa fare perché la pandemia globale si è presa la scena e i punti interrogativi relativi alle prossime competizioni sono molte. Per quanto concerne lo sport con racchetta e pallina, la sospensione è fino al 13 luglio, ma di fatto non è chiaro se davvero in questo 2020 si possa o meno scendere in campo.
Le opinioni sul tema sono diverse. Viene in mente quella di Fabio Fognini che ha rimarcato l’impossibilità di scendere in campo fin quando non vi sarà la certezza che non vi siano rischi sulla salute. Su questa stessa lunghezza d’onda anche il capitano non giocatore di Coppa Davis Corrado Barazzutti che ha affermato quanto il ritorno dell’attività agonistica sia legato alla produzione del vaccino.
A discutere di questi temi concernenti l’attualità, legati al tennis, è stata Raffaella Reggi, intervistata da OA Sport. L’ex giocatrice e attuale commentatrice tecnica di Sky Sport ha prima esposto un parere piuttosto chiaro sulla emergenza sanitaria legata alla pratica sportiva: “Io sarei per aspettare il vaccino perché il tennis ti porta a viaggiare e prendendo un aereo, in questo momento, si sarebbe costretti a rimanere in quarantena. Tante complicazioni che mi fanno pensare che, se va bene, si possa tornare a giocare l’anno venturo“.
Facendo un salto indietro nel 2019, si è reduci da un’annata super per il tennis italiano maschile: 8 giocatori nella top-100, due nella top-15 e un Matteo Berrettini e un Jannik Sinner che hanno fatto vedere colpi importanti, ragionando anche sulla età e soprattutto riferendoci al giovane altoatesino classe 2001: “Berrettini è stato autore di un’annata decisamente positiva, mi è piaciuto come ha saputo gestire il suo percorso e crescere anche partita dopo partita. In questo senso, la pausa obbligata di questo momento, tenuto conto del suo infortunio, potrebbe essere un vantaggio per sentire meglio il proprio corpo e quindi proiettarsi a quel che sarà nel migliore dei modi. Vittoria Slam? Difficile perchè con quei tre lì (Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer, ndr.) è davvero difficile ora come ora. Su Sinner posso dire che sono colpita dalla sua determinazione e dalla mentalità in campo. Gioca come fosse un veterano e, supportato da Riccardo Piatti, ha davvero tutto per diventare più forte. Nel caso di entrambi alcuni aspetti importanti vanno migliorati: Matteo deve lavorare ancora sul lato sinistro del campo (rovescio) e Jannik dovrà trovare un proprio equilibrio nel gioco d’attacco, specie a rete, visto che da fondo la sua palla viaggia decisamente tanto“, le parole di Reggi.
Un’Italia che, sperando si possa giocare al più presto, può puntare a vincere le Finals di Coppa Davis previste nel mese di novembre, ma, come sottolineato dalla commentatrice di Sky Sport: “Tanto dipenderà dal sorteggio e dagli accoppiamenti. Indubbiamente la squadra italiana è forte e può essere tra le favorite“. In una sorta di cambio di testimone, se l’Italia tennistica maschile può sorridere, lo stesso non si può dire per il tennis femminile dove si fa fatica ad avere un ricambio generazionale adeguato, al momento: “L’errore, se così possiamo definirlo, è stato quello di non far seguire a quelle grandi giocatrici che avevamo (Francesca Schiavone, Roberta Vinci, Sara Errani e Flavia Pennetta) un movimento che potesse assaporare certi palcoscenici, non solo parlando del circuito WTA ma anche della Fed Cup. Elisabetta Cocciaretto è senza dubbio una giocatrice di valore e mi piace il suo spirito in campo. Ricordiamo poi Camila Giorgi che, come spesso si è detto, non giocasse sempre in spinta ma ragionasse un po’ di più potrebbe raggiungere risultati ben più lusinghieri“. Di seguito l’intervista completa:
VIDEO INTERVISTA RAFFAELLA REGGI
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse