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Rugby, i giovani mediani di mischia dell’Italia. Da Casilio a Visentin, ecco su chi scommettere

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La coppia di mediani è una delle armi fondamentali e decisive per vincere le partite nel rugby. Pensiamo solo al recente passato, ad Aaron Smith e Dan Carter, a Will Genia e Quade Cooper, ma anche a Murray/Sexton in Irlanda. E l’Italia è dai tempi di Troncon/Dominguez che aspetta una coppia in mediana da prima pagina. Ieri abbiamo analizzato i numeri 10 di domani, oggi vediamo i mediani di mischia del domani azzurro.

Partendo dall’oggi. Nell’ultimo biennio la prima scelta di O’Shea è stata Marcello Violi, giocatore di talento che, però, è stato troppo spesso fermato dagli infortuni. Il 26enne di Noceto ha saltato sia i Mondiali in Giappone sia l’ultimo Sei Nazioni per problemi alla spalla. Su di lui si fa sicuramente tanto affidamento, vista la giovane età, ed è uno dei punti fermi azzurri quando è in salute. Con lui, dai Mondiali in poi, sono cresciute le quotazioni dell’italo-inglese Callum Braley, anche lui 26 anni, del Gloucester e che quest’anno andrà a Treviso. A oggi sono loro due i numeri 9 azzurri a giocarsi la maglia da titolare.

Le alternative sono Tito Tebaldi e Gullo Palazzani, ma il primo è un mediano di talento ma troppo scostante, mentre il secondo è un estremo adattato a numero 9 e non ha le qualità per reggere il livello internazionale. E il domani? Sono diversi i nomi, ma tutti che devono ancora dimostrare di essere all’altezza. A partire da Charly Trussardi, classe ’97, italofrancese di Baie-Mahault (Guadeloupe) e cresciuto in Francia nell’Accademia del Clermont, con cui ha anche esordito in Top 14. Dopo un anno a Béziers, l’anno scorso è arrivato a Treviso. Dove, però, ha dimostrato di essere ancora in una fase di crescita, ritagliandosi solo quattro presenze.

Altro giovane che si è affacciato in questa stagione nel Guinness Pro 14, ma con la maglia delle Zebre, è Nicolò Casilio. Classe ’98, aquilano, è cresciuto nella società della sua città, poi è passato all’Accademia Federale e, infine, a Calvisano prima del passaggio ai bianconeri di Parma. Anche per lui quattro presenze in stagione e la necessità di ritagliarsi più spazio in una rosa che vede altri tre numeri 9.

Due, infine, i giovanissimi da tenere d’occhio e che si sono alternati nella mediana azzurra nell’ultimo Sei Nazioni juniores. Il primo è Manfredi Albanese, classe ’01 di Roma. Ottimo elemento della Lazio, Albanese ha fatto tutta la trafila giovanile, è un numero 9 coraggioso, che ama attaccare la linea e che ha le potenzialità per fare bene. Con lui c’è, poi, Andrea Visentin, classe 2000 di Rovigo, cresciuto nella formazione rossoblù. Fisicamente più piazzato rispetto ad Albanese, fa del gioco tattico sia alla mano sia al piede il suo punto di forza. Sono loro due i giovanissimi su cui provare a scommettere per il futuro.

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Foto: Ettore Griffoni – LPS

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