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Scherma, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi del 2021. Tutte le squadre qualificate, fioretto punta di diamante

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Il Coronavirus ha spostato le Olimpiadi di Tokyo 2020 al prossimo anno e dunque per la scherma italiana sarà una lunga stagione di preparazione all’evento a cinque cerchi, dato che l’Italia ha già centrato l’obiettivo della qualificazione di tutte e sei le squadre. Un exploit che conferma la straordinaria forza di una disciplina, che vuole regalare ancora una volta tante medaglie olimpiche al Bel Paese.

Tutte e sei le squadre possono andare a medaglia, con la scherma azzurra che può da sola raggiungere la doppia cifra tra ori, argenti e bronzi. Sarebbe nel caso davvero una Olimpiade memorabile, ma la possibilità c’è e va colta. Il fioretto è senza dubbio l’arma di punta, con uomini e donne che si presentano a Tokyo con l’obiettivo della medaglia d’oro. Al maschile gli Stati Uniti e al femminile la Russia sono i grandi avversari, ma i quartetti italiani hanno classe ed esperienza per avere la meglio su di tutti.

A livello individuale Daniele Garozzo si prepara a difendere il titolo vinto in Brasile, ma oltre al siciliano c’è soprattutto un Alessio Foconi che potrebbe presentarsi a Tokyo da numero uno della specialità. Tra le donne c’è quasi l’imbarazzo della scelta tra Alice Volpi, Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca, tutte candidate anche al gradino più alto del podio. Certo resta l’incognita Di Francisca, che sta ancora decidendo sulla sua presenza in Giappone il prossimo anno, ed un suo ritiro sarebbe sicuramente molto pesante per la squadra.

Passiamo alla spada, con le due squadre che possono andarsi a prendere un bel riconoscimento olimpico. Non sarà facile, ma non è nemmeno impossibile per due quartetti che hanno le qualità per salire sul podio in Giappone. A livello individuale è più complicato, ma al maschile Andrea Santarelli è reduce da una bella stagione, mentre al femminile oltre a Mara Navarria c’è quella Rossella Fiamingo, che è per eccellenza donna da grandi appuntamenti, come dimostrano i due ori iridati e l’argento olimpico a Rio.

Si conclude con la sciabola. Al maschile l’Italia scende in pedana per mettersi al collo l’oro. Gli azzurri sono forti e valgono davvero il gradino più alto del podio olimpico, nonostante la fortissima Corea del Sud. Luca Curatoli soprattutto, ma anche Luigi Samele ed Enrico Berrè possono poi inventarsi a loro volta il colpo a livello individuale, dove davvero tutto può succedere. Le sciabolatrici arriveranno in Giappone quasi un po’ nascoste, ma attenzione ad un quartetto che può regalare anche una sorpresa, che sarebbe ancora più grande nella gara individuale con Irene Vecchi e Rossella Gregorio come migliori carte.

Tutto rimandato al 2021 e saranno ancora mesi di attesa, preparazione, sacrifici e anche sogni, prima di arrivare alle pedane di Tokyo. L’Italia della scherma ha centrato il primo grande obiettivo ed ora riparte la strada verso il Giappone, che può colorarsi d’azzurro e poi soprattutto di oro, argento o bronzo.

 

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andrea.ziglio@oasport.it

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Foto: Bizzi/Federscherma

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