Sci Alpino
Sci alpino, il declino del Canada. Dai Crazy Canucks a un presente da comparse
Nessuno sciatore canadese maschio è terminato tra i primi 50 atleti della classifica generale di Coppa del Mondo al termine dell’ultima, travagliata, stagione. Solo una ragazza c’è riuscita, la slalomista St. Germain, e in 48esima posizione. Cosa succede al Paese che ha regalato tanti campioni allo sci alpino mondiale? Nulla di particolare, crediamo. Deve solamente spuntare un nuovo talento, magari in velocità, visto che discesa e superG sono le specialità che hanno dato più soddisfazioni al Canada, nella storia. Eccezion fatta per la prima regina di Coppa del Mondo, la straordinaria Nancy Greene, che si ritirò dopo il titolo olimpico del ’68, come Killy, e due sfere di cristallo generali. A 24 anni. Chissà quanto avrebbe potuto vincere ancora. Resta lei la campionessa più grande espressa dal suo Paese.
Va detto che il Canada è sempre stato una nazione da grandi exploit, nello sci alpino, a parte appunto Nancy Greene, molto costante e la squadra dei formidabili Crazy Canucks di cui parleremo. Il terreno di caccia preferito dai nordamericani è il Mondiale, dove hanno raccolto enormi soddisfazioni negli ultimi 30 anni, superiore al valore degli atleti stessi. Si pensi a John Kucera, iridato in discesa, ma anche a Eric Guay (nella foto) indubbiamente un campione, bravo a conquistare una coppa di superG, e uno dei pochissimi a fregiarsi del titolo mondiale sia in discesa che in superG, negli anni 2000. Fiori di fenomeni non ci sono riusciti. Ma anche a Hudec, Janyck e Osborne-Paradis, tutti saliti su podi iridati. Idem le donne, che a St. Moritz 2003 si portarono a casa il titolo in discesa, con Turgeon e il bronzo in gigante con Forsyth, mentre in passato hanno saputo raccogliere con nomi ‘pesanti’ quali Pace, Sorensen, Kreiner e Clifford.
Manca però ancora il titolo olimpico a livello maschile, mai vinto finora dal Canada, a differenza dei numerosi successi femminili. I Crazy Canucks, discesisti spettacolari e un po’ matti degli anni ’70 e inizio ’80, quali Jim Hunter, Dave Irwin, Dave Murray, Steve Podborski, Ken Read, hanno vinto parecchio in Coppa del Mondo per raccogliere però pochino ai Giochi, solo un bronzo di Podborski (unico a vincere anche la classifica di discesa) a Lake Placid 1980. A oggi la vittoria nel circuito maggiore manca da cinque anni tra i maschi (Cook) e quattro tra le donne (Gagnon). Gagnon e Mielzynski, pur vincitrici in carriera, non hanno mantenuto le promesse appieno, mentre tra i maschi la situazione oggi è decisamente difficile oggi, non si intravvede un campione per il futuro.
Roni Remme sembra l’unico nome polivalente della squadra canadese, tra le ragazze. E quello che è sempre mancato è proprio la capacità di produrre talenti bravi in più specialità. Ma se un’atleta italiana, Federica Brignone, è finalmente riuscita a spezzare il tabù azzurro della Coppa generale, perché non sperare che accada anche con i maschi canadesi, prima o poi?
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gianmario.bonzi@gmail.com
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FOTO: Pentaphoto