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Sci Alpino, Ninna Quario positiva al Covid-19: “Ora sto meglio. Grazie a Federica che mi ha accudito”

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La mamma di Federica Brignone, Ninna Quario, campionessa di sci alpino negli anni ’80 è stata ricoverata in ospedale perchè positiva al Covid-19. Maria Rosa, questo il vero nome di Ninna, ha raccontato la sua terribile avventura in una lunga intervista rilasciata a Il Giornale: “Tutto è cominciato attorno al 20 di marzo, una settimana dopo il ritorno di Federica dalla Svezia, dove l’11 marzo è diventata la prima sciatrice italiana a vincere la coppa del mondo generale… Un trionfo storico. Uno shock per tutta la famiglia, anche per me ovviamente, da sempre la più emotiva“.

Il peggio, fortunatamente, sembra essere ormai alle spalle anche se Ninna Quario ha raccontato di aver vissuto momenti terribili: “Sono stata male, sì, ma adesso sto bene, benissimo, mi sembra di non essere stata mai meglio in vita mia. Perché quando ogni giorno ti svegli, non sai quanto la tua routine possa non essere affatto normale se invece ti svegli dopo una notte da incubo, ti giri e ti rigiri per trovare la forza non dico di alzarti, ma di muoverti“.

La vincitrice della Coppa del Mondo di sci alpino femminile, Federica Brignone, è sempre stata al fianco della madre in questa difficile battaglia: “Federica per giorni mi ha accudito – racconta Ninna Quario-, poi il tracollo di notte, il 112, la corsa, l’ossigeno. Cinque giorni curata da angeli di cui non saprò mai le sembianze“.

Ninna Quario, in chiusura, racconta l’emozione vissuta quando sono arrivate le coppe conquistate dalla figlia Federica Brignone: “Lunedì 23 un messaggio di Davide, l’altro mio figlio, avvisa che sono arrivati tre scatoloni. “Fede, li hai ordinati tu o li rispedisco indietro”. Lei non è in giornata: “Non me ne frega niente delle coppe ricevute così”. Io invece non resisto. La febbre aveva già superato i 38 gradi, ma percorro in auto i 500 metri che separano le due case. Le coppe sono meravigliose. Non una, ma tre, emozione su emozione, forse troppo per me in un momento di tale malessere. E’ il crollo. Mi metto a letto e non mi alzerò per cinque giorni“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Facebook

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