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Si potrà andare al mare in estate? Ombrelloni distanziati di 3 metri e barriere in plexiglass: tutte le proposte per le vacanze

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L’Italia sta affrontando una terribile emergenza sanitaria, il nostro Paese sta combattendo a viso aperto da quasi due mesi contro una situazione molto complicata e la speranza è che tutto posso finire il più presto possibile. Il numero di contagi e di morti è in calo nelle ultime settimane, si sta iniziando a intravedere la luce in fondo al tunnel ma chiaramente la nostra vita cambierà anche una volta che saremo usciti da questa fase acuta. Gli italiani, al momento, possono uscire di casa soltanto per motivi di lavoro, ragioni di salute o casi di stringente necessità (andare a fare la spesa) e pochissime attività sono aperte. Siamo entrati in primavera, le giornate sono sempre più belle, le temperature sono miti e si sta già iniziando a pensare all’estate: si potrà andare in vacanza? Si riuscirà ad andare al mare? Sono domande molto frequenti presso tutte le frange della popolazione che, dopo un’emergenza di questo livello, vuole provare a tornare gradualmente alla normalità e a svagarsi un po’.

Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario al Turismo, è stata molto chiara in un’intervista concessa a Rainews: “Andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così. Ci stiamo lavorando dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento“. Il sindacato balneari ha chiesto “un’ordinanza nazionale che stabilisca modalità uniche per tutto il territorio“.

SI POTRÀ ANDARE IN SPIAGGIA E AL MARE? TUTTI GLI SCENARI E I BOX IN PLEXIGLASS

Il Messaggero ha parlato di quali potrebbero essere gli scenari: tre metri di distanza tra un ombrellone e l’altro, lettini e lo stesso ombrellone protetti da barriere di plexiglass per ridurre il contatto tra le persone, oltre ovviamente ad accessi scaglionati agli stabilimenti e all’igienizzazione tecnologica dei locali comuni come ad esempio bagni, bar, docce e via dicendo. Si parla anche poi dell’obbligo di mascherine per restare all’aria aperta, di prenotazioni obbligatorie e ovviamente di un accesso allo specchio d’acqua (il mare) ancora tutto da gestire e determinare.

Sta facendo molto discutere, soprattutto sui social, la proposta dei separè in plexiglass lanciata dall’azienda modenese Nuova Neon 2. Si tratta di box trasparenti, realizzati con pareti di plexiglas e profili in alluminio: i box sono quadrati, di 4,5 metri per lato e con un accesso da un metro e mezzo di ampiezza, l’altezza è di due metri (prezzo non era conosciuto, ma sembra poter prendere piede sulla frequentatissima riviera romagnola)

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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