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Tennis, Angelo Binaghi: “Internazionali d’Italia in autunno, anche a porte chiuse. Siamo lo sport più sicuro, dobbiamo ripartire”

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L’emergenza sanitaria ha fermato il mondo del tennis almeno fino alla metà di luglio, portando tra le altre cose anche alla cancellazione di Wimbledon. Uno Slam è saltato (e si tratta del più prestigioso e iconico), gli US Open potrebbe svolgersi a porte chiuse, il Roland Garros è stato posticipato a settembre e anche l’Italia ha dovuto rinunciare agli Internazionali nella sua canonica collocazione di maggio ma c’è ancora la speranza di poter recuperare la manifestazione in autunno.

A parlarne è stato Angelo Binaghi, Presidente della Federtennis, in un’intervista concessa al Corriere della Sera: “Il piano A sarebbe quello di giocarli a Roma, tra settembre e ottobre, durante la nuova stagione sulla terra. Il piano di riserva prevede Cagliari a novembre, a Milano sul veloce a dicembre, magari donne e uomini divisi tra Milano e Torino, con finali in sede unica, in una bella unione tra città duramente colpite dal virus. Pur di fare gli Internazionali, accetto anche le porte chiuse“. Si parla anche dell’ipotesi di ATP Finals a Torino già da quest’anno: “Ne ho parlato con la Appendino: se Londra non ce la fa, coglieremo l’occasione“.

Il numero 1 del tennis italiano si sofferma anche sul futuro di questo sport: Dovremo essere duttili e innovativi perché per uno o due anni nulla sarà come prima. I giocatori si raccatteranno palle e asciugami e non potranno portarsi dietro il clan: si tornerà agli anni di Pietrangeli, atleta e coach. Il pubblico entrerà e uscirà ordinato per file, siederà distanziato, mascherine e gel disinfettante per tutti. Sarà un sistema di qualità e vorrei che il tennis fosse premiato per le sue caratteristiche uniche. Siamo lo sport più sicuro dal punto di vista sanitario: non possono trattarci come le discipline di squadra, di contatto o indoor. Vorrei che, nel riaprire lo sport di base, chi ci governa lo capisse: spogliatoi chiusi, panchine ai lati opposti, gel a ogni cambio di campo. Il tennis può e deve ripartire appena possibile: ci basta una settimana di preavviso“.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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