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Tennis, Corrado Barazzutti: “Parlare di date senza un vaccino non lo vedo possibile”

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Non ci sono dubbi che sono settimane molto complicate. L’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e il mondo è sempre ben presente nel viver quotidiano e il mondo dello sport ne deve fare i conti quotidianamente. Gli eventi risentono della pandemia e i rinvii sono la logica conseguenza.

Nel mondo del tennis sarà tutto fermo almeno fino al 13 luglio e i dubbi sulla ripresa dei tornei non mancano. A esprimere il proprio parere su questa situazione particolare, intervistato da Repubblica, è il capitano di Coppa Davis Corrado Barazzutti: “Non voglio essere pessimista, ma il più realista possibile. Fino a quando non troveranno un vaccino non potremo tornare alla normalità. Parlare di date e calendari senza un vaccino non lo vedo possibile“, le considerazioni di Barazzutti, che ha aggiunto: “Si potrebbe pensare, come sta facendo il calcio, a tornei a porte chiuse. Però Wimbledon, che ha comunque dei diritti tv importanti, ha deciso di non andare avanti senza tifosi sugli spalti“.

Tiene banco poi nel Bel Paese il discorso economico. La crisi acuita da questa situazione ha messo in ginocchio tante attività e si fa fatica a intravedere la luce in fondo al tunnel: “Io sono una persona che ha bisogno di lavorare, non mi posso permettere di vivere di rendita. Lavoro e vivo di quello che produco. Sono un libero professionista, non ho una cassa integrazione e neanche una pensione. Questo è un sacrificio che si fa perché la coscienza mi dice di farlo“, ha concluso il capitano di Davis.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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