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Tennis, Dominic Thiem il più vicino a intaccare lo status dei Big Three. L’austriaco sogna uno Slam e il n.1 del ranking mondiale

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La ricerca spasmodica di trovare l’erede dei marziani Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer è un compito piuttosto difficile. Dopo il confronto della settimana scorsa tra il fuoriclasse svizzero e Stefanos Tsitsipas, è il tempo di analizzare i progressi di Dominic Thiem. L’Amadeus Mozart della racchetta è colui che più di tutti è riuscito ad alternarsi ai Big Three nel corso degli ultimi anni. L’outsider di turno che ha fatto seguito alle stagioni di sorprese che rispondono ai nomi di Juan Martin Del Potro, Marin Cilic e Stan Wawrinka. La differenza principale dell’austriaco rispetto ai giocatori appena citati risiede nel non aver vinto ancora uno Slam: ci riuscirà nel prossimo futuro?
Per provare a rispondere ad un quesito piuttosto complicato, è giusto andare per gradi: dai confronti ai tabù, passando per la maturità tennistica.

I CONFRONTI – Il primo aspetto da analizzare come nella vita di ogni sportivo sono i confronti che permettono di comprendere i progressi nel corso degli anni. Le vittorie totali contro i top10 in carriera sono in tutto 26, con Rafael Nadal e Roger Federer vittime preferite: le due Leggende hanno perso 5 volte contro il nativo di Wiener Neustadt. La prima vittoria contro un top ten risale al 2014, quando era al 70esimo posto della classifica Atp: la vittima fu Stan Wawrinka, nell’anno della vittoria di Coppa Davis con la sua Svizzera. La location? Su terra, ovviamente, la superficie preferita del buon Dominic.

Le principali vittorie contro i big degli ultimi anni sono giunti la metà su terra battuta, ben 13, in cui figurano come vittime anche, tra gli altri, Sascha Zverev e Novak Djokovic. Una vera e propria furia quando la posta in palio si alza, come ha dimostrato con i miglioramenti anche su cemento dove si contano altre 12 vittorie contro i top10. Dominic Thiem è migliorato proprio dal punto di vista mentale per battere questi giocatori, apprendendo molto soprattutto dalle sconfitte: contro Nadal ha perso ben 9 volte. Contro nessuno ha perso di più nel circuito professionistico. Un destino simile con il serbo dato che è sotto 4-7 nei testa a testa ma dominando i confronti contro il giovane Zverev, avanti 7-2, e contro The Swiss Maestro, conducendo 5-2. 

LA MATURITÀ – Dominic Thiem ha raggiunto il maggior numero di vittorie nel 2019: ben 9, numeri che certificano il grande miglioramento dell’austriaco. Il punto di svolta dell’austriaco è giunto proprio l’annata scorsa: 5 successi su 7 finali per coronare una grande stagione. L’attuale #3 al mondo ha cominciato un percorso che avrebbe continuato anche nel 2020 senza Coronavirus, esattamente 6 anni fa in casa, a Kitzbuhel, dove raggiunse la prima finale Atp. Un cerchio che si è chiuso proprio l’anno scorso, trionfando per la prima volta in patria sia al Generali Open che a Vienna.

L’ex fidanzato di Kiki Mladenovic ha vinto anche a Barcellona e Pechino l’anno scorso, ma il più grande successo della sua carriera è quello di Indian Wells, dove ha battuto Sua Maestà. Il trionfo in California è stato il turning point della carriera di Thiem. Il giusto riscatto dopo le delusioni di Madrid e Barcellona. La rivincita contro un big, non fermandosi ad una manciata di punti come avvenuto con il suo idolo: Rafael Nadal, sul suo terreno di conquista. La terra rossa. Proprio quella superficie che era sempre stata additata come l’unica su cui Thiem avrebbe potuto vincere. Ed invece, gli scettici si sono dovuti ricredere, soprattutto considerando gli ultimi due tornei più importanti giocati prima del Covid-19, hanno visto l’austriaco protagonista.

IL TABÙ – Le Nitto ATP Finals di Londra hanno visto protagonista l’austriaco, perdendo, contro colui che gli contenderà i successi futuri, Stefanos Tsitsipas, ammesso che i Big3 si ritirino. L’austriaco infatti, con la vittoria in California, negando il sesto successo di Roger Federer, dà una svolta alla carriera su cemento, soprattutto dal punto di vista psicologico. L’unico difetto, che sin qui, gli ha negato la vittoria che gli permetterebbe di entrare nella Storia: una finale Major. 

Thiem ha già avuto 3 chance, di cui 2 al Roland Garros, feudo di Nadal, che ha vinto ben 12 volte sotto la Tour Eiffel. L’austriaco proprio sulla terra rossa ha raggiunto il maggior numero di finali a livello Atp: 16 gli atti conclusivi raggiunti, con ben 10 vittorie. A Parigi però, c’è ancora un uomo da battere, il cui nome risponde a Rafael Nadal. L’importanza di Thiem negli ultimi anni nel circuito si manifesta soprattutto negli Slam, presentandosi come la giusta alternativa alle Leggende. In Francia, nei due anni in cui ha raggiunto le finali, Thiem ha battuto Djokovic in 5 set nel 2019, ben altro rivale dopo Marco Cecchinato nel 2018.

Ma in finale, la freddezza e l’ambizione di Nadal hanno demolito l’austriaco, dovendosi accontentare del secondo posto. Stesso destino di Melbourne, dello scorso gennaio, dove, battuto un marziano, se n’è palesato un altro in finale. Novak Djokovic infatti, in una delle finali più equilibrate delle ultime edizioni, ha vinto 6-4 4-6 2-6 6-3 6-4, rimandando ulteriormente la vittoria di uno Slam per il povero Dominic. Un vero e proprio tabù insomma.

IL FUTURO – I miglioramenti di Thiem dal punto di vista mentale e tattico sono emblematici, come dimostrato nel durissimo torneo degli Australian Open 2020, avendo la meglio, tra gli altri, su Nadal e Zverev. Insomma, all’austriaco manca davvero poco per esultare ed alzare al cielo una delle 4 coppe dei Major. Intervistato da parte di Sky Sports Austria, Dominic Thiem si è pronuncia sulla ripresa della stagione: “Ci vorrà molto tempo prima che il Tour ricominci. Diciamo che probabilmente ci vorranno almeno 3 o 4 mesi per il ritorno al tennis, ma è tutto ancora dubbio. Nella nostra carriera tutti abbiamo giocato molto a tennis ed un mese di preparazione sarà sufficiente per rimettersi in forma”. Un’analisi precisa, fredda, come in campo, dov’è più pronto che mai a tornare. È questa la peculiarità del classe 1993 che l’ha dimostrato più volte in questi anni e che vorrà continuare a dimostrare nel corso delle prossime stagioni: l’età e la perseveranza sono dalla sua parte. Il futuro, porterà consiglio.

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Foto: La Presse- AP Photo/Andy Brownbill

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