Precisione
Tiro a segno, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi 2021
Carabine e pistole riposte nelle loro custodie, una stagione che praticamente andrà agli archivi con una sola competizione ufficiale disputata – gli Europei a 10m di fine febbraio/inizio marzo – e la voglia di voltare pagina pensando a un 2021, che invece dovrebbe vivere il suo clou, dopo una ripartenza graduale, nelle Olimpiadi di Tokyo.
Diventa quindi di vitale importanza nel tiro a segno planetario cercare di pianificare con metodo e anche un po’ di immaginazione i prossimi diciotto mesi.
Una cosa a cui anche l’Italia dovrà pensare, forte al momento di cinque carte olimpiche conquistate (al momento numero pari a quello di Rio 2016) per ambire a procurarsi delle chance di medaglia in terra nipponica. Ma quali dei tiratori del Bel Paese potrà, sulla carta, cercare di assaltare il podio all’interno dello Shooting Centre della capitale del Sol Levante? Andiamo a ipotizzare la situazione arma per arma.
CARABINA
Sicuramente Lorenzo Bacci, Marco Suppini e Marco De Nicolo sono tre nomi spendibili – al netto poi dei due che si sceglieranno per scendere sulla linea di tiro – nella gara di carabina 3 posizioni da 50m uomini, magari con gli ultimi due un po’ più pronti rispetto al toscano; più difficile è invece immaginare uno di questo trio protagonista nell’aria compressa dai 10m. E al femminile? Se Petra Zublasing dovesse riuscire a ritrovarsi lei sarebbe una shooters sicuramente spendibile in tutti e due i format, con preferenza per il contest dalla lunga distanza.
PISTOLA
Qui l’Italia può svolgere il ruolo dell’underdog che si esalta grazie ai colpi di Riccardo Mazzetti e Paolo Monna.
Il lombardo sarebbe alla sua seconda Olimpiade (la prima chiusa in sesta piazza accendendo alla finale, ndr) partecipando all’imprevedibile specialità della pistola automatica da 25m, di cui è attualmente campione europeo in carica, dove sono in pochi e basta un nulla per cadere dalle stelle alle stalle o viceversa risalire la classifica, soprattutto in sede di qualificazione visto che poi la finale è solo a sei concorrenti e tre vanno sul podio.
Il pugliese invece è il nuovo che avanza nella gara ad aria compressa dai 10m. Per il momento ha legittimato le speranze che c’erano su di lui conquistando la carta olimpica a Wroclaw, che è stata corredata dall’argento individuale: chissà che a Tokyo non possa ripetersi, magari avendo di fianco a lui un veterano come Giuseppe Giordano che è ancora a caccia del pass per la kermesse asiatica; qualora il campano riuscisse in quella che in questo momento è diventata un’impresa di certo entrerebbe anche lui nel borsino olimpico considerando anche la sua grande esperienza sulla ribalta internazionale e in particolare a Cinque Cerchi (2 finali in carriera fra Londra, pistola libera, e Rio, aria compressa).
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michele.cassano@oasport.it
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Foto: ISSF