Tuffi, la NextGen maschile: i 5 migliori under20 da seguire: Sereda, Zaongyuan, Carter, Ternovoj, Williams

Non solo Cina, nel futuro dei tuffi mondiali. Anche Australia, Gran Bretagna e soprattutto Russia stanno vivendo un ottimo ricambio generazionale. Va detto, tra l’altro, che i cinesi al momento preferiscono tenere una squadra con un’età media piuttosto alta rispetto ai loro standard e il vero rinnovamento l’hanno messo in atto ‘solo’ nella piattaforma femminile con l’inserimento subito vincente di Lu We e Chen Yuxi.

Tra i maschi il nome interessante è quello di Wang Zongyuan, 18 anni, nel 2019 oro da 1 metro sia ai Mondiali senior che ai Mondiali militari, naturalmente su gara non olimpica. Ma ha mostrato doti intrigantii, anche di freddezza. Pur sapendo che nella squadrone orientale le gerarchie possono essere soverchiate da un mese con l’altro. Le World Series, se ripartiranno, ci daranno nuove indicazioni.

La Gran Bretagna cerca di rinnovare nella scia di Laugher, e il 19 piattaformista Noah Williams si sta inserendo nella recente tradizione favorevole: già cinque volte medagliato agli Europei, anche se in synchro, è stato finalista mondiale e anche ai Giochi del Commonwealth 2018 a Gold Coast nella gara singola. In crescita. Un’altra nazione dalla grande tradizione in cerca di rilancio a livello maschile è l’Australia, che crede fortemente in Matthew Carter, 19enne trampolinista già oro mondiale nel synchro misto a Gwangju 2019 e bronzo ai Giochi del Commonwealth 2018 nella gara singola.

I due nomi più intriganti e già ben noti, sono però quelli del russo Ruslan Ternovoj e naturalmente dell’ucraino Oleksij Sereda. Il primo, 18 anni, ha vinto tre bronzi ai Giochi giovanili di BAires 2018, tra trampolino, piattaforma e squadra, e un anno fa agli Europei di Kiev ha conquistato subito un ottimo terzo posto dalla piattaforma 10 metri; Sereda, prodigio 15enne, a 14 anni, cioè nel 2019, ha ottenuto 3 quarti posti ai Mondiali e un oro e un argento agli Europei di casa, vincendo con quasi 500 punti la gara dalla piattaforma maschile. E’ indubbiamente il fenomeno del futuro.

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gianmario.bonzi@gmail.com

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FOTO: La Presse