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Vaccino coronavirus, a che punto è? Australia molto avanti, primi test pre-clinici positivi in Italia. I tempi saranno accelerati

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Giornata molto proficua per quanto riguarda lo sviluppo, in tutto il mondo dei candidati vaccini contro il Coronavirus: in Australia si sperimenta un vaccino nato per combattere la tubercolosi, mentre in Italia sembrano essere positivi i primi risultati preclinici. Il pediatra Villani rivela che i tempi saranno più brevi del solito, infine il Ministro Speranza ricorda l’importanza delle misure restrittive attualmente in vigore, tra cui il distanziamento sociale.

RISULTATI PRECLINICI IN ITALIA

Secondo quanto scritto dal Giornale di Sicilia, Luigi Aurisicchio, dg della Takis, ha commentato positivamente i primi risultati dei test preclinici in Italia dei candidati vaccini contro il Coronavirus: “Dopo il primo esperimento e con una singola somministrazione abbiamo riscontrato un forte produzione di anticorpi. I primi risultati nei modelli preclinici dimostrano la forte immunogenicità dei candidati vaccini“.

LA SITUAZIONE IN AUSTRALIA

Il Corriere dello Sport invece scrive che l’Australia ha iniziato a studiare gli effetti del vaccino Bacille Calmette-Guerin (BCG), che nasce in realtà per combattere la tubercolosi. Il Ministro della Sanità australiano ha dichiarato: “È molto bello che questo vaccino esistente possa fare davvero la differenza per la salute e il benessere del nostro personale ospedaliero“.

IL DISTANZIAMENTO SOCIALE

Invece TGCOM24 riporta le dichiarazioni di Roberto Speranza, Ministro della Salute, che ha ricordato l’importanza delle misure attuali: “Stiamo lavorando a una risposta di sistema per riportare imprese e persone a ricominciare a vivere pienamente le proprie esistenze. Lo faremo quando la comunità scientifica consegnerà al mondo un vaccino contro il coronavirus. Nel frattempo dobbiamo tenerci pronti ed essere all’altezza. Per ora il distanziamento sociale è l’unica arma che abbiamo“.

I TEMPI PER IL VACCINO

Oggi, nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile, come riporta fcinter1908.it, Alberto Villani, pediatra, ha chiarito che i tempi per il vaccino saranno più brevi: “Normalmente per arrivare ad un vaccino da commercializzare il tempo medio è di 2-3 anni. In quest’occasione penso che i tempi saranno molto molto più brevi, sicuramente non saranno quelli abituali per un vaccino“.

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Foto: LaPresse

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