Oltre Cinquecerchi
Vaccino coronavirus ad uso compassionevole: che cos’è e cosa significa? Facciamo chiarezza
A fine aprile inizieranno i test del vaccino anti Covid-19 sull’uomo. Secondo quanto riportato dal sito di Repubblica, tra circa due settimane in Inghilterra prenderanno il via i test accelerati sull’uomo su 550 volontari sani del vaccino contro il coronavirus messo a punto dall’azienda Advent-Irbm di Pomezia insieme con lo Jenner Institute della Oxford University.
L’obiettivo, ovviamente se tutti i test dovessero dare i risultati sperati, è quello di rendere disponibile ad uso compassionevole per alcune categorie dal mese settembre, ma sarà necessario più tempo perchè possa invece essere disponibile su larga scala. E’ stata proprio questa espressione a creare dubbi e a destare preoccupazioni nei cittadini.
Viene in nostro soccorso il sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che chiarisce:”È previsto il ricorso al cosiddetto uso compassionevole (D.M. 7 settembre 2017) per un medicinale sottoposto a sperimentazione clinica, al di fuori della sperimentazione stessa, in pazienti affetti da malattie gravi o rare o che si trovino in pericolo di vita, quando, a giudizio del medico, non vi siano ulteriori valide alternative terapeutiche, o nel caso in cui il paziente non possa essere incluso in una sperimentazione clinica o, ai fini della continuità terapeutica, per pazienti già trattati con beneficio clinico nell’ambito di una sperimentazione clinica almeno di fase II conclusa“.
Ovviamente il farmaco ad uso compassionevole può essere utilizzato solo in determinate circostanze e con l’approvazione di un comitato tecnico:”In base alla normativa vigente – si legge sul sito AIFA – è prevista la possibilità di impiegare per malattie rare e tumori rari medicinali per i quali siano disponibili anche solo i risultati di studi clinici sperimentali di fase I che ne abbiano documentato l’attività e la sicurezza; in tali casi, la richiesta deve essere fondata sul prevedibile beneficio in base al meccanismo d’azione e agli effetti farmacodinamici del medicinale. L’accesso al medicinale sperimentale prevede un parere favorevole da parte del Comitato Etico a cui afferisce il centro clinico che presenta la richiesta, previa conferma della disponibilità alla fornitura gratuita del medicinale da parte dell’azienda farmaceutica produttrice del medicinale“.
[sc name=”banner-article”]
salvatore.serio@oasport.it
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Shutterstock