Vela
Vela, tanti giovani azzurri in rampa di lancio. I migliori prospetti verso Parigi 2024 e Los Angeles 2028
La vela olimpica italiana ha puntato ormai da diverse stagioni il mirino verso il prossimo appuntamento a cinque cerchi, in programma nel 2021 in Giappone, con diverse imbarcazioni molto competitive che proveranno a riportare l’Italia sul podio dopo due Olimpiadi consecutive a secco di medaglie. In vista dei Giochi Olimpici nipponici, il Bel Paese può contare su almeno un paio di carte da medaglia importanti come il Nacra 17 misto (Tita-Banti o Bissaro-Frascari) e l’RS:X (Camboni) oltre ad alcuni outsider pronti ad inserirsi nella lotta per la top3 (470 e RS:X femminile).
Proiettandoci però al futuro ed in particolare alle Olimpiadi di Parigi 2024 e Los Angeles 2028, il movimento azzurro può già vantare dei prospetti estremamente interessanti che potrebbero diventare protagonisti assoluti nel giro di qualche stagione agonistica. Il giovane talento più cristallino della vela italiana (e non solo) attuale è indubbiamente Marco Gradoni, tre volte campione del mondo Optimist capace di aggiudicarsi il premio di World Sailor of the Year 2019 a soli 15 anni (il più giovane vincitore della storia di questo riconoscimento). Il romano classe 2004 ha dominato in lungo e in largo per tre edizioni consecutive il Mondiale Optimist, prima di cominciare ad allenarsi sul 29er in modo da prendere confidenza con barche più grandi e più simili a quelle utilizzate nelle classi olimpiche. Il fenomenale azzurro proverà diverse imbarcazioni e solo allora deciderà dove gareggiare in vista del prossimo triennio di avvicinamento a quella che potrebbe essere la sua prima Olimpiade (quando avrà 20 anni), a Parigi nel 2024.
Gradoni può essere ritenuta la possibile stella del futuro per la vela tricolore, ma non è l’unico giovane talento su cui puntare con convinzione in prospettiva. La ventenne anconetana Giorgia Speciale prosegue infatti in un percorso di crescita che l’ha portata prima a conquistare svariati successi a livello giovanile (tra cui l’oro nel Techno 293 Plus alle Olimpiadi Giovanili del 2018) per poi bruciare le tappe rivelandosi subito molto competitiva anche tra le senior nella classe olimpica RS:X. Il suo sesto posto al Mondiale di casa del 2019 sul Lago di Garda e l’undicesimo nell’ultima rassegna iridata andata in scena in Australia a febbraio testimoniano una capacità di adattamento fuori dal comune oltre ad un talento indiscutibile che le consentirà di giocarsi fino in fondo le sue chance di convocazione per l’Olimpiade di Tokyo (dovrà imporsi sulla cagliaritana Marta Maggetti nella concorrenza interna). Sempre per quanto riguarda il windsurf, sarà interessante monitorare i progressi di Nicolò Renna dopo aver espresso un ottimo potenziale sia sul Techno 293 sia sull’RS:X con molte medaglie importanti ottenute negli ultimi tre anni a livello giovanile.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: Federvela