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Tokyo 2021

Vela, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi 2021. Fari puntati sul Nacra 17, chance di podio nel windsurf

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Dopo due edizioni consecutive prive di soddisfazioni, l’Italia della vela si presenterà nel 2021 ai Giochi Olimpici di Tokyo con l’obiettivo minimo di portare a casa almeno una medaglia (le ultime risalgono a Pechino 2008 con l’argento di Alessandra Sensini ed il bronzo di Diego Romero). L’ultimo biennio permette però di ambire anche a qualcosa di più di un singolo piazzamento sul podio, considerando che nella classe Nacra 17 il Bel Paese si è aggiudicato due titoli mondiali consecutivi conquistati nel 2018 ad Aarhus (Ruggero Tita e Caterina Banti) e nel 2019 ad Auckland (Vittorio Bissaro e Maelle Frascari).

A prescindere dalla coppia che verrà selezionata per rappresentare l’Italia sul campo di regata olimpico di Enoshima, ci sono inevitabilmente grandissime aspettative per un’imbarcazione che dovrà puntare alla medaglia d’oro nonostante una concorrenza sempre più qualificata ed agguerrita, come ha dimostrato l’ultima rassegna iridata andata in scena a Geelong un paio di mesi fa. Ruggero Tita ha comunque già evidenziato un ottimo feeling con il contesto di gara olimpico salendo sul podio in tutti e tre gli eventi internazionali disputati in Giappone (secondo e terzo in Coppa del Mondo, primo nel Test Event olimpico), perciò la scelta dello staff tecnico potrebbe ricadere su di lui proprio per questa ragione (il ballottaggio è comunque ancora apertissimo soprattutto dopo il rinvio dei Giochi). Quella del Nacra 17 sarà la barca più attesa ed importante per la spedizione azzurra nel Paese del Sol Levante, tuttavia ci sono altre possibili carte da medaglia estremamente interessanti che potrebbero far saltare il banco in circostanze favorevoli.

Mattia Camboni, lo scorso agosto, ha raccolto un incoraggiante secondo posto nel Test Event olimpico di Enoshima dopo aver vinto in precedenza le Finali di Coppa del Mondo a Marsiglia e la Semaine Olympique Française nella classe RS:X. Uno strappo all’avambraccio sinistro ha condizionato negativamente le sue ultime prestazioni nei Mondiali di Torbole (Lago di Garda) e Sorrento (in Australia), ma il 23enne di Civitavecchia ha tutto il tempo per tornare al top dal punto di vista fisico e mentale in modo da lottare per il podio alle Olimpiadi. Chance di medaglia anche in campo femminile per quanto riguarda l’RS:X, con Marta Maggetti (favorita) e Giorgia Speciale in ballottaggio per la convocazione dopo aver concluso il Mondiale di casa dell’anno scorso rispettivamente in quinta e sesta piazza assoluta. La cagliaritana classe 1996 è molto solida e costante (negli ultimi tre Mondiali è sempre arrivata tra le prime 7) ma non riesce a trovare l’acuto, mentre l’anconetana classe 2000 ha poca esperienza a livello senior ma può contare su un talento cristallino.

Da tenere d’occhio infine il 470 femminile, ma anche in questo caso è in corso un ballottaggio molto equilibrato che si deciderà a ridosso dell’appuntamento a cinque cerchi. L’equipaggio formato da Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini ha gareggiato ad Enoshima in quattro occasioni negli ultimi tre anni, portando a casa un brillante terzo posto in Coppa del Mondo a settembre del 2018 prima di inanellare tre prestazioni consecutive non esaltanti lo scorso agosto. Elena Berta e Bianca Caruso invece sono salite di colpi nell’ultima parte della scorsa stagione piazzandosi in quarta posizione ai Mondiali e nella tappa di Coppa del Mondo nipponica, inoltre si sono confermate ai piedi del podio anche a Miami nella prima gara del 2020.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Pagina FB FIV

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