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Volley, Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena potrebbero lasciare l’Italia? La crisi economica e gli scenari futuri

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Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena potrebbero lasciare l’Italia e andare a giocare in un altro campionato? Il rischio è purtroppo concreto visto che la situazione economica non è delle più rosee nel nostro Paese a causa della pandemia che ha colpito comunque tutto il mondo. La SuperLega di volley è stata dichiarata sospesa e non arriverà a una conclusione, non ci sarà l’assegnazione degli scudetti e si sta iniziando a pensare alla prossima stagione anche se i punti interrogativi sono purtroppo molteplici proprio perché l’emergenza coronavirus ha stravolto tutti gli equilibri. Le squadre potrebbero essere costrette a rivedere gli ingaggi non soltanto per questa sfortunata annata (si parla di tagli che potrebbero arrivare anche al 30%) ma anche per la prossima e, in un mondo sostanzialmente professionistico, questo aspetto tocca molto tutti i giocatori.

Lo Zar milita tra le fila di Modena ma la Presidente Catia Pedrini ha parlato molto chiaramente in un’intervista concessa alla Gazzetta di Modena: “È possibile che qualche big vada via. Vi faccio un esempio. Io vado a Zaytsev e gli propongo una riduzione dell’ingaggio di questa stagione, poi parliamo del futuro. Per la prossima stagione, al momento, ho un budget che è uguale a zero, non sono quindi in grado di garantirgli il contratto dell’anno prossimo. E se lui mi dice “Mi posso guardate intorno, mi lasciate andare?”, la mia risposta non può essere che “ma certo che sì“. L’opposto della nostra Nazionale dovrebbe disputare la sua terza stagione con i Canarini ma a questo punto è tutto incerto, a quasi 32 anni dovrebbe cercare un club straniero disposto a spendere cifre importanti per assicurarsi le prestazioni dell’uomo simbolo della pallavolo italiana. Situazione non semplice perché la crisi economica si sta facendo sentire un po’ ovunque, in Russia i posti per gli stranieri sono praticamente esauriti, il Giappone non garantisce un torneo serio, la Cina è un mondo così lontano, dalla Turchia non giungono particolari notizie, la Polonia è in difficoltà e anche in Brasile la situazione è tutt’altro che rosea.

Osmany Juantorena ha invece commentato la sua situazione a Cronachemaceratesi: “Capisco il momento di crisi ma da lì a dire che ci viene pagato solo il 70% di quanto previsto nei contratti non lo ritengo affatto giusto. Noi abbiamo fatto molto più del 70% della stagione, visto che siamo tutti qui da agosto. Sicuramente in questo momento è molto alta la possibilità che giocatori importanti possano decidere di andare via dall’Italia. Anche coloro che hanno firmato contratti pesanti che però possono essere rimessi in discussione dai club. […] Lo dico anche per me che sono il primo che ancora non sa nulla del proprio futuro: non ho un contratto per il prossimo anno, dovremo parlare con la società però è chiaro che non è questo il momento. Dovrò anche capire molte cose: mi auguro di poter trovare l’accordo e restare a Civitanova dove sto benissimo. Però finché non ci sarà la firma non posso dire nulla sul futuro di Juantorena“. La Pantera vorrebbe rimanere alla Lube ma pare che non sarà semplice, per lo schiacciatore italo-cubano vale quasi lo stesso discorso fatto per Zaytsev: chi all’estero avrà la somma di denaro necessaria per acquistare un giocatore in grado di stravolgere le partite (quasi) da solo? Compirà 35 anni ad agosto e punta alle Olimpiadi di Tokyo. Abbiamo sempre parlato di opzioni estere perché pare che ci sia un accordo non scritto tra i top team italiani (Civitanova, Perugia, Modena, Trento) per non scannarsi nel mercato interno a suon di milioni di euro visto che i portafogli stanno soffrendo parecchio.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: CEV

1 Commento

  1. Nany74

    19 Aprile 2020 at 10:46

    Secondo me dovranno un po’ adattarsi tutti quanti, non solo i top player. E’ un po’ tutto collegato: se in fabbrica Lube la gente è in cassa integrazione, anche nel volley ci sarà lo stesso trattamento, che significa abbassamento degli stipendi, come per la gente che lavora…una volta tanto c’è equità (calcio escluso ovviamente…). Alcuni giocatori vogliono monetizzare lo stesso il 100% delle loro possibilità? Lecito, visto che hanno 10 anni di carriera o giù di lì…e quindi buona caccia nel senso che dovranno veramente cercare col lanternino le squadre disposte a tirar fuori certe cifre ed una volta trovate, si scanneranno con offerte al “ribasso” per cercare di accasarsi e non finire senza squadra. Provate ad immaginare che risata amara se Osmany o Ivan giocassero a rimpiattino per un posto in una squadra coreana (dico a caso eh..) ed alla fine la squadra sceglie un altro: tornerebbero in Italia a chiedere un posto in squadra accettando uno stipendio ridotto. Secondo voi, certi presidenti, cosa proporrebbero? Io al loro posto, taglierei ulteriorimente l’ingaggio…tanto per far capire che chi comanda non sono loro…
    Non voglio far polemica, ma in un momento simile dove l’intero pianeta non sa cosa farà domani mattina, parlare di troppi o troppo pochi soldi per giocare a volley, mi sembra fuori luogo…io mi preoccuperei di riuscire a trovare un campionato che mi faccia giocare, quanto meno nell’anno olimpico…poi vedano loro ed i loro procuratori…

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