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Volley, Tokyo 2020: quali Nazioni sono state favorite e quali svantaggiate dalle Olimpiadi nel 2021. L’Italia ci prova

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Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state rinviate all’anno prossimo a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito tutto il mondo, la situazione attuale impedisce la regolare disputa dei Giochi durante l’estate e dunque tutto è stato rimandato di dodici mesi: si scenderà in campo dal 22 luglio all’8 agosto, ovviamente sempre nella capitale giapponese, salvo ulteriori sgradite novità. Chiaramente nello sport la situazione può cambiare da un momento all’altro e il rinvio di una kermesse sportiva altera inevitabilmente gli equilibri in campo, nel giro di dodici mesi possono esplodere nuovi talenti oppure alcuni fuoriclasse potrebbero perdere un po’ dello smalto dei giorni migliori. In uno sport di squadra alcune sfumature potrebbero vedersi meno ma attenzione anche ad un’altro aspetto ovvero al fatto che moltissime Nazionali (per non dire tutte) giocheranno pochissime partite (per non dire nessuna) durante il 2020, dunque l’affiatamento e l’intesa maturati nel corso delle ultime stagioni dovrebbero essere ritrovati direttamente nel 2021: non sarà semplice.

Quali sono i Paesi che potranno essere avvantaggiati da questa situazione? Difficile dirlo considerando l’emergenza in cui ci siamo trovati e considerando che non sarà così semplice uscirne, a Tokyo 2020 (questo sarà sempre il nome ufficiale dei Giochi sebbene l’anno sarà differente da quello del luogo) potrebbero esserci diverse sorprese. Parlando del settore maschile, la Polonia Campione del Mondo e forte di un fuoriclasse come Wilfredo Leon sembra avere una marcia in più ma il Brasile Campione Olimpico in carica è sempre in grado di trasformarsi nelle occasioni che contano. L’Italia scenderà in campo sostanzialmente con gli stessi elementi di Rio 2016, naturalmente un anno in più sulla carta d’identità si potrebber fare sentire sulle spalle di Ivan Zaytsev e compagni che comunque potrebbero essere gli outsider del torneo dopo l’argento di quattro anni fa. La Francia sembra invece un po’ in fase calante e potrebbe pagare dazio, attenzione alla Russia che avrà tempo per ricompattarsi (ma ci sarà? Siamo sempre in attesa dell’esito del ricorso sulla squalifica per il sistema doping) e ovviamente agli USA che sono la mina vagante.

Soffermandoci sul settore femminile, invece, la giovane Italia potrebbe trarre vantaggio dal posticipo perché un anno in più di esperienza potrebbe fare comodo alla corazzata guidata da Paola Egonu: dopo l’argento ai Mondiali il sogno è quello di dare l’assalto al trono olimpico. Le azzurre se la dovranno vedere soprattutto con la formidabile Serbia detentrice del titolo iridato e continentale, è indubbiamente la formazione da battere e questo rinvio potrebbe anche non cambiare più di tanto la caratura della compagine slava. La Cina di Zhu Ting potrebbe essere in leggera flessione, grosso punto interrogativo sulla Russia e sul Brasile che però possono essere delle autentiche mine vaganti, senza dimenticarsi della Turchia di Giovanni Guidetti che potrebbe sfruttare l’occasione per fare saltare il banco e dei sempre baldanzosi USA.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: FIVB

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