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Andare dal barbiere: shampoo, mascherine, guanti, sanificazione. L’esperienza di un nostro redattore

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I barbieri ed i parrucchieri hanno finalmente riaperto i battenti lunedì 18 maggio dopo un’attesa interminabile che si era prorogata per oltre due mesi. I telefoni dei gestori sono stati presi d’assalto da milioni di italiani che da settimane attendevano di ricominciare un rituale che profuma di normalità. Nulla è più come prima, ma per alcuni dettagli non è neanche detto che ciò sia un male.

Oggi un nostro redattore, che abita nella provincia di Monza e della Brianza, si è recato dal barbiere. Scopriamo cosa ha trovato e se sono state rispettate le linee guida fornite dall’INAIL.

All’ingresso il nostro redattore, munito di mascherina, trova subito del gel igienizzante, dopodiché gli vengono forniti dei guanti usa e getta. Prima, però, gli viene rilevata la temperatura corporea con un termoscanner. E’ in perfetto orario per l’appuntamento delle ore 17.00.

Il gestore spiega al nostro redattore, che per comodità chiameremo Olimpico, che per legge è obbligatorio effettuare lo shampoo in negozio. Per questo la mascherina non va indossata normalmente intorno alle orecchie, ma legata intorno al collo, per evitare che si bagni.

Ultimato lo shampoo, Olimpico viene fatto accomodare su una poltrona che è stata disinfettata poco prima con dello spray igienizzante ed indossa un mantello di plastica usa e getta. Tutti gli attrezzi del mestiere sono sterilizzati costantemente, le lamette ovviamente sono usa e getta. Il barbiere, dotato di guanti e mascherina, indossa anche un lungo camice bianco che lo fa assomigliare ad un dottore, nonché una visiera facciale di plastica.

Olimpico chiede al barbiere se realmente rimarrà aperto 7 giorni su 7, come consente la normativa: “Faremo sei giorni su sette, resteremo aperti il lunedì, ma non la domenica. Abbiamo prolungato l’orario di chiusura serale fino alle ore 20.30“.

Per quanto riguarda l’aria condizionata, è in funzione. “Abbiamo sanificato il condizionatore prima della riapertura e cambieremo il filtro ogni 2-3 giorni“, spiega ancora il gestore.

Il taglio procede senza intoppi. Olimpico si guarda allo specchio e quasi non si riconosce. Ma, soprattutto, riassapora il piacere della normalità. Dopodiché si reca alla cassa, dove sono stati posti un pannello divisorio di plastica e, come all’ingresso, un contenitore con del gel igienizzante. Tutto perfettamente a norma.

LE REGOLE PER BARBIERI E PARRUCCHIERI NELLA FASE 2

  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
  • Consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento. Consentire la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).
  • Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.
  • Taglio e acconciatura devono essere preceduti dal lavaggio dei capelli.
  • Tra una postazione e l’altra devono risultare 2 metri di distanza.
  • Possibilità di orario prolungato e aperture consentite anche 7 giorni su 7.
  • Il barbiere deve in tutti i casi possibili rimanere alle spalle del cliente.
  • Nelle aree del locale, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani. Eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo.
  • L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propri della mansione).
  • L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente) e utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso per gli estetisti. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale.
  • Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori. Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente. Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici.
  • Favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
  • La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

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Foto: Lapresse

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