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Atletica
Atletica, i record del mondo: Jarmila Kratochvílová e il 1’53″28 negli 800 metri che resiste da 4 decenni
Tra tutti i record mondiali su cui aleggia l’ombra (per alcuni anche la certezza) del doping, il più discusso è quello firmato dalla mezzofondista cecoslovacca Jarmila Kratochvílová negli 800 piani. un primato che fior fiore di atlete negli ultimi 37 anni hanno cercato anche solo di avvicinare ma senza esito perchè la benzina della specialista ceca aveva sicuramente qualcosa in più, che lei ha sempre indicato come il lavoro massacrante a cui si sottoponeva.
Non era certo l’avvenenza la qualità più evidente della sgraziata cecoslovacca, mascolina in ogni angolo (o spigolo?) del suo corpo da rude contadina dell’Est che però le ha regalato la possibilità di essere grande protagonista per il lustro che va dal 1979 al 1984. L’inizio della carriera all’ombra della campionessa tedesca Marita Koch non destabilizzarono Jarmila Kratochvilova che si specializzò nelle gare indoor vincendo un triplo oro nei 400 e allungò sempre più il raggio di azione fino a diventare nel 1983 specialista anche della distanza doppia, gli 800.
Il professor Carlo Vittori, in una intervista sulla Kratochvilova dichiarò: “si allenava da sola, sempre da sola, e per cinque giorni alla settimana, per due sedute al giorno, eseguiva fino a 40 ripetute alternando 60/80/100 metri, in tempi relativamente bassi per una capace di correre i 400 in 47″99 (8″ sui 60, 10″5 sugli 80 e 13″2 sui 100, tempi di uno che corre in 53″). Uno sfinimento il solo vederla. Poi il sabato, 8 ripetute sui 300 a 38″. Fuori da qualunque logica. Mi chiedevo come potesse resistere“.
L’impresa straordinaria della carriera la compì il 26 luglio 1983 a Monaco di Baviera sugli 800 metri. Partenza lanciata, in testa e due giri di pista a “testa bassa e pedalare”, senza calare mai il ritmo: 1’53″28, con un incredibile negative split (56″82 + 56″64) frutto del lavoro straordinario che svolgeva o, forse, anche di qualcos’altro, che aprì la strada alla straordinaria impresa dei Mondiali di Helsinki quando seppe aggiudicarsi sia i 400 che gli 800.
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