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Atletica, i record del mondo: Kenenisa Bekele e il mostruoso 26’17″53 nei 10000 metri

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E’ il 26 agosto del 2005 e allo stadio King Baudouin di Bruxelles si sta disputando il Memorial van Damme. Ai nastri di partenza gli atleti dei 10000 metri con i favori del pronostico che sono tutti dalla parte dell’etiope Kenenisa Bekele, dominatore della specialità e che poco più di un anno prima ad Ostrava ha firmato il record del mondo della specialità: 26’20″31.

La gara viene impostata subito su un buon ritmo con la lepre che copre il primo chilometro in 2’39″85 e il secondo in 2’35”78. Il gruppo di testa si assottiglia sempre di più con soli 5 atleti a giocarsi la vittoria tra i quali il 23enne nativo di Bekoji. Al comando dopo circa tre chilometri una seconda lepre che passa ai 5000 metri facendo fermare il cronometro a 13’09”19.

Un tempo sensazionale che entrerebbe tra i primi 10 di sempre nella specialità. A questo punto è Kenenisa Bekele a prendere in mano le redini della corsa. Il suo ritmo è insostenibile per chiunque e nel giro di poche centinaia di metri rimane da solo al comando. Ad ogni passaggio prende sempre più forma l’impresa che fino a quel momento poteva vivere solo nella testa del giovane etiope.

Bekele passa ai 1000 metri dal traguardo con il tempo di 23’45”09 e grazie al quale tutti i presenti allo stadio King Baudouin capiscono la portata dell’impresa che il 23enne sta compiendo. L’ultimo chilometro, nel quale l’etiope trova la forza per sprintare, è il più veloce dell’intera gara (2’32”44) che gli consente di ottenere il mostruoso crono finale: 26’17”53, frantumando il suo precedente record del mondo. Un’impresa epica che ha aperto a Bekele le porte della storia. Oggi, a quasi 15 anni di distanza da quella fenomenale gara, ancora nessun atleta è riuscito ad avvicinarsi al primato.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: shutterstock

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