Basket
Basket, Gianmarco Pozzecco: “Le squadre italiane vengono costruite attorno agli stranieri e gli azzurri sono solo elementi di complemento”
Intervistato da Cantieri Aperti 365, Gianmarco Pozzecco, coach della Dinamo Sassari, ha parlano del suo nuovo incarico con la nazionale sperimentale: “Inizio quest’esperienza con un grande senso di responsabilità verso i ragazzi. L’idea è quella di aiutare i giocatori a crescere dal punto di vista della personalità e dei mezzi. Vorrei far capire loro che sia la Serie A che la Nazionale A sono raggiungibili. Nell’attuale galassia cestistica italiana sovente gli italiani sono visti come un supporto. Le squadre vengono costruite attorno agli stranieri e gli azzurri sono solo elementi di complemento. Dobbiamo capire che finché continueremo a giocare così, i cestisti azzurri faranno sempre fatica ad emergere“.
Pozzecco, successivamente, ha esaltato il modello spagnolo, che a lui piacerebbe vedere replicato in Italia: “In Spagna puoi avere solo due statunitensi e sei giocatori europei oltre a quelli locali. Questo costringe i sodalizi ad aver maggior cura dei vivai, dato che i cestisti te li devi creare in casa. Ai miei tempi c’erano otto italiani in campo, i palazzetti erano pieni e la gente si divertiva. Non capisco perché non si possa tornare indietro. Io non dico che gli americani non debbano giocare, ma ha senso prenderli se sono forti per davvero“.
Infine, l’ex fuoriclasse di Varese e Fortitudo, ha parlato anche della NBA: “Quando giocavo ci sarei andato anche al minimo salariale. Oggi, invece, se mi chiamasse una franchigia tipo Memphis, andrei a vedere quanto guadagna la loro guardia titolare e chiederei il triplo“.
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Credit: Ciamillo