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Basket, i migliori italiani per media punti della Serie A 2020: Pietro Aradori precede Alessandro Gentile, bene Abass
Con la Serie A 2019-2020 che, nei fatti, si è chiusa la sera del 7 marzo 2020, dopo Virtus Roma-Banco di Sardegna Sassari e Allianz Trieste-Oriora Pistoia, tutte le statistiche della stagione sono definitive. Per quel che riguarda la media punti realizzati, da tempo preferita alla somma, il leader assoluto è stato un maestoso Adrian Banks: l’ex Brindisi è l’unico ad aver chiuso oltre i 20 punti ad allacciata di scarpe (21.2). In questa sede, però, andiamo ad occuparci dei dieci migliori italiani in questa voce statistica.
Il primo di essi è anche il terzo in senso assoluto, e cioè Pietro Aradori, a 16.8 punti di media nella sua prima stagione con la Fortitudo Bologna dopo due anni sulla sponda Virtus. Per lui soltanto due partite sotto la doppia cifra (e, comunque, parliamo di gare chiuse a 9 punti). Soprattutto nell’ultimo mese di campionato, quello precedente la Coppa Italia, in cui la Pompea ha raggiunto la semifinale, Aradori aveva tenuto medie molto alte: tre partite su cinque a 21 punti, e l’ultima, contro la Virtus Roma, a 26. La dimostrazione, in breve, che a 31 anni la voglia di incidere c’è ancora tutta.
Al secondo posto, in chiave azzurra, Alessandro Gentile, arrivato a Trento dalla seconda giornata e a 15.1 punti di media. Questo dato, però, avrebbe potuto essere più alto se si fossero tolte le due situazioni particolari legate alle partite contro Cantù e Pesaro, da 2 e 0 punti in pochissimi minuti di impiego (12 e 14). Di picchi, con la Dolomiti Energia, ne ha mostrati a profusione: i 29 contro Treviso, i 30 a Pistoia, il tiro della vittoria a Sassari. Il suo futuro è incerto, ma ha dimostrato che, con i suoi 28 anni, le cartucce da sparare le ha ancora in grande abbondanza.
Terzo nel podio tricolore è Awudu Abass, che a Brescia ha segnato 14.1 punti ad allacciata di scarpe. Dopo un inizio un po’ sottotono, il comasco ha ingranato le marce alte soprattutto in quella che, a tutti gli effetti, va considerata come la seconda metà della stagione. Il suo contributo, però, non si limita ai punti: si è rivelato una volta di più giocatore totale, di comprensione dei numerosi aspetti del gioco. Che sia ormai un faro della Germani è chiaro, ma può ambire anche ad avere ruoli importanti in Nazionale.
Appena fuori dal podio troviamo Michele Vitali, uno dei nomi più caldi dell’attualità di mercato non solo nostrana. Nella stagione del ritorno in Italia, alla Dinamo Sassari, ha chiuso a 11.8 punti di media, diventando anche il miglior tiratore da tre punti della Serie A con il 50.6%. Quinto è Simone Fontecchio, che a Reggio Emilia ha ritrovato una buona dose di ritmo e concluso con 11 punti ad allacciata di scarpe, contribuendo a un campionato di tutto sommato buon livello della Grissin Bon.
Di formazione italiana è l’unico altro giocatore in doppia cifra che può scendere in campo, in Serie A, da tricolore, benché bosniaco per sangue e Nazionale: Amar Alibegovic, al suo primo anno in A con la Virtus Roma, ha mostrato che ciò che gli scorre nelle vene, passato da papà Teoman, è più che buono. Per lui 10.5 punti di media e lo status di uomo tra i più importanti dell’annata del ritorno capitolino nel massimo campionato.
Sfiorano la doppia cifra, ma non la raggiungono, Leonardo Totè (Carpegna Prosciutto Pesaro) e Michele Ruzzier (Vanoli Cremona), entrambi a quota 9.5.
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Credit: Ciamillo