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Basket, Meo Sacchetti alla Fortitudo Bologna: ufficiale il biennale

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Adesso è ufficiale: il coach della Nazionale, Meo Sacchetti, cambia panchina di club e da quella della Vanoli Cremona si trasferisce a quella della Fortitudo Bologna. La notizia, nell’aria da ore, è stata appena comunicata dalla società felsinea: per il CT dell’Italia c’è un contratto biennale. Sostituisce Antimo Martino, protagonista della promozione fortitudina nella scorsa stagione e capace di ridare alla Effe la Champions League nell’annata ventura, oltre alla semifinale di Coppa Italia.

Esclusa quella azzurra, per Sacchetti si tratta dell’undicesima panchina della propria carriera. A 66 anni, infatti, aveva già allenato a Torino, Asti, Bergamo (Celana, società diversa da quella attualmente in A2), Castelletto Ticino, Fabriano, Capo d’Orlando, Udine, Sassari e Cremona. Protagonista, da giocatore, dell’argento di Mosca 1980 (Olimpiadi) e dell’oro di Nantes 1983 (Europei), da coach ha prima portato Castelletto Ticino nell’allora LegaDue vincendo in B d’Eccellenza nell’annata 2003-2004, poi ha caratterizzato un grande pezzo di storia della Dinamo Sassari. Prima, infatti, l’ha portata in Serie A nella stagione 2009-2010 e poi, in quella 2014-2015, le ha regalato lo scudetto. Con Cremona ha invece vinto la prima Coppa Italia della storia del club.

Queste le prime parole di Sacchetti da allenatore del club biancoblu: “Al netto delle frasi scontate che in circostanze del genere rischiano di esser dette, credo che sedersi su una panchina come quella della Fortitudo debba sempre esser considerato un vanto per tutti. Anche per chi, come me, questa città l’aveva già conosciuta e ammirata da giocatore ben 40 anni fa. Sono molto felice e non vedo l’ora di poter iniziare un lavoro ed un percorso che confido potranno essere proficui“. Il riferimento alla carriera da giocatore è alle annate 1976-1979, in cui però il coach dell’Italia non giocava alla Fortitudo, bensì al Gira, che era allora la seconda squadra di Bologna a tutti gli effetti, prima delle difficoltà economiche, della sparizione dal basket che contava e del trasferimento in altre sedi fino a quella definitiva di Ozzano. Il Gira, ad oggi, non esiste più perché l’assemblea dei soci, nel 2011, divise in due la società: fu mantenuto il settore giovanile e venduto il titolo sportivo senior alla Eagles Bologna, una delle varie anime che componevano la Fortitudo in quei difficili anni.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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