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Bonus 1000 euro maggio: a chi spetta, requisiti reddito, come fare domanda, controllo Agenzia delle Entrate

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Il nuovo decreto legge che metterà in campo ben 55 miliardi di euro ulteriori a sostegno dell’economia italiana è atteso tra oggi e domani, in ritardo sui tempi: inizialmente era infatti previsto per aprile. Ma, come ha spiegato il Ministro degli affari esteri Luigi Di Maio, “Di solito, quando discutiamo di cifre di questo tenore, è necessario un lavoro di tre mesi per arrivare alla legge finanziaria. In questa situazione di emergenza ci siamo ritrovati a dover emanare decreti legge in tempi celeri“.

Sono pressoché certi ulteriori aiuti per i lavoratori autonomi e le partite Iva. Chi ha già ricevuto il bonus da 600 euro a marzo, se lo vedrà confermato anche per il mese di aprile, e molto probabilmente sarà da 800 euro (come ha anticipato lo stesso Di Maio alla trasmissione Porta a Porta). A maggio, come risulta ad Adnkronos, tale contributo verrà innalzato a 1000 euro, anche se i requisiti per ottenerlo diventeranno più stringenti.

REQUISITI DI REDDITO: CHI HA DIRITTO AL BONUS DA 1000 EURO PER IL MESE DI MAGGIO? 

  • I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata dell’Inps che dimostreranno di aver subito un calo del 33% del reddito nel secondo bimestre del 2020 (quindi marzo-aprile) rispetto al secondo bimestre del 2019.
  • Lavoratori titolari di rapporti di Co.co.co. (raccorti di collaborazione coordinata e continuativa), iscritti alla Gestione separata, titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020 o che abbiano cessato il rapporto di lavoro.
  • Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, che per far fronte all’emergenza hanno sospeso o cessato la propria attività, oppure subito una riduzione di almeno il 33 % del fatturato o corrispettivi del secondo bimestre 2020;
  • Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto.
  • Lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano smesso di lavorare tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020.

CHI NON NE HA DIRITTO? 

    • Chi è già titolare di pensione.
    • Chi è iscritto ad una forma di previdenza attiva.

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COME SI CALCOLA LA PERDITA DI FATTURATO DEL 33%? 

Per calcolare la perdita di fatturato subita nel periodo di quarantena, il reddito è individuato secondo il principio di cassa, ovvero la differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato, comprese le eventuali quote di ammortamento.

COME FARE LA DOMANDA?

Occorre presentarla per via telematica sul sito dell’Inps, che fornirà il link necessario e la consueta procedura per ottenere il Pin semplificato, qualora si sia sprovvisti di quello ordinario. Servirà autocertificare il possesso dei requisiti per il riconoscimento del bonus da 1000 euro. Sarà poi l’Agenzia delle Entrate ad effettuare i controlli necessari, al termine dei quali riferirà all’Inps se un soggetto avrà o meno diritto alla cifra in questione.

E I LIBERI PROFESSIONISTI ISCRITTI ALLE CASSE PRIVATE DI PREVIDENZA? 

Saranno le singole Casse a fornire i requisiti di reddito per accedere agli incentivi statali e ad illustrare le procedure di presentazione della domanda.

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Foto: Shutterstock.com

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