Oltre Cinquecerchi
Bonus vacanze: quanti soldi vale, chi ne ha diritto, come si chiede e come si usa. Dove andare per sfruttarlo
Il settore del turismo è uno dei più devastati dalla crisi economica generata dalla pandemia e, proprio per questo motivo, il Governo ha deciso di sostenere le imprese che operano in questo ambito con alcune misure previste all’interno del “Decreto Rilancio” presentato ieri sera del premier Giuseppe Conte. Tra questi incentivi c’è anche il bonus vacanze, ovvero uno sgravio per gli italiani che decideranno di andare in vacanza in Italia dal 1° luglio al 31 dicembre: una misura che varia da 150 a 500 euro da utilizzare per pagare soggiorni in qualsiasi struttura ricettiva nel nostro Paese. Non tutti i cittadini potranno accedere a questo bonus vacanze, sarà riservato a famiglie con un Isee inferiore a 40000 euro. Di seguito tutte le specifiche sul bonus vacanze e la guida completa su come averlo, dove spenderlo, come usarlo, come richiederlo.
COSA POSSO FARE COL BONUS VACANZE 500 EURO?
Il bonus vacanze si può utilizzare per sostenere le spese relative a soggiorni in alberghi, hotel, campeggi, villaggi, bed and breakfast, esclusivamente in Italia. Il soggiorno deve essere continuativo e in un’unica soluzione.
BONUS VACANZE 500 EURO: CHI NE HA DIRITTO? TUTTI I REQUISITI
Ne hanno diritto i cittadini con un reddito Isee inferiore a 40000 euro, nella seguente misura:
– 150 euro per una persona singola.
– 300 euro per famiglie di due persone.
– 500 euro per famiglie con tre o più persone.
QUANDO SI PUÒ SPENDERE IL BONUS VACANZE?
Il contributo potrà essere speso dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.
DOVE SI PUÒ SPENDERE IL BONUS VACANZE?
Per soggiorni in tutte le località in Italia. Vale solo entro i confini nazionali.
COME SI PUÒ USARE IL BONUS VACANZE?
L’80% del bonus sarà segnato come sconto immediato sul corrispettivo dovuto alla struttura, il restante 20% sarà una tradizione dall’imposta sul reddito da richiedere dunque nella dichiarazione dei redditi che verrà presentata nel 2021. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari. Nella fattura bisognerà indicare che si intende usufruire del Bonus Vacanze in base a quanto previsto dal Decreto Rilancio.
Il gestore del servizio sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione. Questa tax credit potrà essere ceduto anche a fornitori di beni e servizi, soggetti privati, banche o intermediari finanziari.
Il pagamento del servizio, come si legge nel testo del decreto, “deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator”.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Shutterstock