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Calcio, Aleksander Ceferin ottimista: “Presto torneremo alla normalità, questo sport non è cambiato dopo i conflitti mondiali”

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Calcio sì, calcio no“. Potrebbe venire in mente “La Terra dei Cachi” di Elio e le Storie Tese, ma il dibattito è decisamente serio. Nella giornata di ieri una piccola ‘schiarita’ in Italia c’è stata per chi vorrebbe la ripresa della Serie A. Il Cts ha dato il via libera al nuovo protocollo confezionato da Figc e dalla Lega e stando alle dichiarazioni del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora il campionato riprenderà il 13 giugno se la curva dei contagi nel Bel Paese darà risposte confortanti. Una decisione in merito sarà presa il 28 maggio.

Non manca, in questo contesto, l’ottimismo al presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin, che come è noto ha stabilito un limite per la conclusione dei campionati nazionali (3 agosto) oltre il quale non si potrà andare, visto che il mese citato sarà tutto assorbito dalle competizioni europee per club da completare. In un’intervista al “Guardian”, infatti, il n.1 della Federazione continentale ha dichiarato: “Siamo pronti, seguiremo le raccomandazioni delle autorità ma sono assolutamente sicuro che il buon vecchio calcio, con i suoi tifosi, tornerà molto presto. Se scommetterei un milione di dollari sul fatto che gli Europei si potranno giocare nel 2021? Lo farei, non so perché non dovrei. Non penso che il virus durerà per sempre, penso che le cose cambieranno prima di quanto molti pensano. La situazione è seria ma i contagi sono in calo, siamo più prudenti, conosciamo meglio questo virus. E poi sono ottimista, non mi piace questa visione apocalittica per cui dobbiamo aspettarci una seconda, una terza o una quinta ondata“, le parole del dirigente (fonte: gazzetta.it), che poi ha aggiunto: “Il calcio non è cambiato dopo le Guerre mondiali, non cambierà dopo questo virus. La gente dice che il mondo non sarà lo stesso, magari ha ragione, ma allora perché non pensare che sarà migliore? Perché non pensare che saremo più pronti, o che finalmente ci renderemo conto di quanto siamo fragili davanti alla natura? Ci sono sempre delle lezioni da imparare“.

Una nuova sfida dunque per Ceferin è quella che affronteremo tutti, per cercare di uscirne più forti e rinvigoriti. Indubbiamente le perdite sono state molteplici, ma il “Pallone” vuole incarnare una delle icone di una ripresa economica e sociale, tanto desiderata dalla collettività.

 

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Foto: LaPresse 

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