Calcio
Calcio, Fabrizio Biasin: “Decisione politica per ripresa della Serie A, necessarie riforme per l’intero sistema”
“Ti amo campionato, perché non sei falsato. No, no, non sei falsato, a me mi eri sembrato falsato, m’han detto che non sei falsato…“. Così Elio e Le Storie Teste, con la loro punta di ironia, cantavano qualche anno fa per qualcosa di attinente a partite di calcio dagli esiti dubbi per responsabilità arbitrali, a favore di qualcuno (Juventus). La riflessione è la stessa, ma le motivazioni ben diverse.
La pandemia globale ha sconvolto tutto e tutti e in Italia il dibattito sulla ripresa o meno del campionato, rimanendo in tema musicale, è come un pezzo “evergreen”. Un nuovo protocollo è stato confezionato dalla Figc e dalla Lega e il Cts ha detto “Sì” agli allenamenti collettivi. Si tornerà a calcare il rettangolo verde per i match ufficiali? Il 28 maggio lo sapremo, stando a quanto annunciato dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ma indubbiamente la stagione 2019-2020, comunque la si veda, è alterata e “falsata”. E’ evidente la necessità di una risposta, come è lampante che il territorio decisionale non ha più nulla di sportivo, ma è essenzialmente politico. Riflessioni, spunti e punzecchiature sul tema (non solo) sono arrivate da Fabrizio Biasin, firma nota di Libero, che abbiamo avuto il piacere di intervistare per OA Sport.
Di seguito l’intervista:
VIDEO-INTERVISTA A FABRIZIO BIASIN
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse