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Calcio, Gabriele Gravina: “Ne usciamo rafforzati, vogliamo dare un messaggio di speranza all’Italia”

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Il calcio italiano torna sul campo, il calcio italiano vuol ripartire. Dopo mesi, settimane e giorni di interminabili discussioni, è arrivata la sintesi: si riprenderà a partire dal 20 giugno e poi da lì un ritmo incessante di partite fino al 2 agosto. Uno stress non da poco per squadre e calciatori, ma in questo momento la posizione della Figc è chiara: cercare di salvare tutto il sistema perché lo stop definitivo sarebbe deleterio.

Non sarà facile perché il protocollo avallato dal Cts non è di semplice applicazione e rispetto, specie per quanto concerne la quarantena di 14 giorni di tutta una squadra in presenza anche di un solo caso positivo. Forse le autorità del calcio confidano in un allentamento delle norme, ma le alternative ora come ora sono due:

  1. Playoff e playout
  2. Congelamento delle classifica

Di questi aspetti, ma anche di altri, ha parlato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina in un’intervista a Sky Sport: “Il calcio ne esce in maniera rafforzata, armoniosa. L’incontro con Spadafora di giovedì, a differenza di altri dove c’è stata anche tensione, è stata di grande serenità. Abbiamo dialogato costantemente col nostro ministro, alla fine il calcio ne esce con grande forza e possibilità di dare messaggi di speranza al nostro Paese, sapendo che i rischi sono sempre presenti e dietro l’angolo. Dobbiamo governarli ma come sempre ci vuole anche un pizzico di fortuna”, le parole del massimo dirigente del calcio italiano (riportate da gazzetta.it).

Gravina, in questo senso, ha ammesso che la preoccupazione per una mancata ripresa c’era, anche sulla base delle decisioni in Francia: “La paura di non riprendere c’era, in un mondo dove dobbiamo convivere col mecenatismo e il cialtronismo. Abbiamo dovuto oltrepassare i filosofi dell’ovvio, gli anfitrioni dell’emergenza. Certo, dobbiamo stare sempre attenti, ormai siamo a una fase sempre meno complessa ma è un momento molto delicato perché è il tempo della programmazione”.

E sulle date, delle precisazioni rispetto alla prossima stagione: “Se il nuovo campionato, ossia la stagione ‘20-21, sarà in grado di ripartire il 12 settembre, intensificando alcune date come la sosta invernale, dovremmo chiudere nei tempi previsti per dare spazio alla Nazionale. L’articolo 218 del Dpcm permette alla Figc di utilizzare format differenti, ma speriamo di non farlo”.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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