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Calcio, Giovanni Malagò: “Non c’è stata programmazione sugli stipendi, il CONI ha interesse che la Serie A risolva i suoi problemi”

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Oggi è una giornata cruciale per il calcio italiano, perchè si terrà il Consiglio Federale che dovrebbe decidere sulle prosecuzione o cancellazione della stagione 2019/2020, sospesa a marzo per l’emergenza sanitaria. Proprio sul calcio italiano si è espresso Giovanni Malago, presidente del CONI, che è in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha toccato alcuni temi molto caldi in questo periodo.

Il numero uno dello sport italiano ha esposto la sua opinione sul taglio degli stipendi, chiesto dai club ai propri tesserati e che, soprattutto in casa Lazio, ha scatenato qualche polemica negli ultimi giorni: “Capisco le esigenze delle società, fossi un presidente di club cercherei anche io di decurtare parte delle mensilità sospese, ma come affronti questo argomento se fino a metà marzo i giocatori hanno giocato, ad aprile dovevano essere a disposizione, a maggio si allenano e a giugno, luglio e agosto devono giocare? C’era la volontà da parte delle categorie di trovare un accordo, ora ognuno va a alla spicciolata. Non c’è stata programmazione”.

Durante l’intervista si è toccato anche il tema della possibile creazione di playoff e playout per terminare la Serie A, magari con un format più snello e veloce: “Mi risulta che non tutti siano d’accordo”. Malagò ha poi voluto ribadire che il CONI non è è assolutamente contro il calcio: “Sia chiaro che il Coni ha solo interesse se il calcio, o meglio la Serie A, riesce a risolvere i problemi. Le mie non sono invasioni di campo come qualcuno le ha definite. Ho un atteggiamento propositivo, non critico”.

 

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Foto: Lapresse

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