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Chi è Fabrizio Antonelli, il nuovo allenatore di Gregorio Paltrinieri. Ha già vinto tanto con Bridi e Bruni

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È l’uomo del giorno ma non è certo l’uomo nuovo del nuoto italiano: Fabrizio Antonelli dai prossimi giorni sarà il tecnico che avrà il compito di accompagnare Gregorio Paltrinieri nell’ambizioso progetto di conquistare tre medaglie a Tokyo 2021. Trentanove anni, ex atleta di interesse nazionale, capace di ottenere ottimi risultati fin da piccolo, è marito di Martina De Memme, ex mezzofondista azzurra che diede il meglio tra il 2012 (oro nella 4×200 agli Europei di Debrecen) e il 2013, quando disputò la finale dei 1500 ai Mondiali di Barcellona e poi vinse ben quattro ori ai Giochi del Mediterraneo di Mersin.

Ha iniziato a frequentare la piscina perchè mamma e papà volevano placare la sua esuberanza e alla fine non l’ha più abbandonata quella piscina. Prima è stato atleta di buon livello nelle giovanili con qualche titolo tricolore in vasca e poi, dopo aver disputato buone stagioni dividendosi tra i 1500 e i 400 misti, è entrato nella Nazionale del fondo, di cui ha cercato di carpire ogni segreto da due personaggi come Stefano Rubaudo, di cui è stato compagno di squadra nell’ultima parte di carriera e come il tecnico dei trionfi azzurri, Massimo Giuliani. 

Nel 2009 ha appeso la cuffia al chiodo e, grazie all’Esercito, ha potuto da subito iniziare a svolgere l’attività di allenatore, occupandosi inizialmente di una velocista come Valentina De Nardi. Due anni dopo il passaggio alle distanze più lunghe e alle acque libere, da sempre la sua vocazione e passione, al seguito come allenatore di Rachele Bruni. Un sodalizio che ha portato l’argento olimpico a Rio, tre podi (un argento e due bronzi) mondiali e ben sei titoli europei, più un argento e un bronzo. Da qualche anno è allenatore anche dell’altro grande talento del nuoto di fondo azzurro al femminile, Arianna Bridi che ha conquistato un oro e un bronzo agli Europei e un bronzo ai Mondiali di Budapest, fallendo però l’appuntamento con la qualificazione olimpica lo scorso anno a Gwangju.

L’aggancio con Paltrinieri è avvenuto proprio durante le lunghe trasferte durante il percorso che ha portato alla qualificazione olimpica del modenese: tante chiacchiere di nuoto, sulle metodologie di allenamento, sulle tattiche di gara, sui segreti del fondo e una empatia crescente che ha portato alla scelta di questa mattina da parte del “Greg” nazionale e ad un sodalizio che punterà al massimo in vista di Tokyo e, probabilmente, anche di Parigi.

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