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Ciclismo
Ciclismo, David Lappartient: “Il calendario farà storia. Giro d’Italia con sovrapposizioni? Non avevamo alternative”
Con l’ufficializzazione del nuovo calendario per la stagione in corso, giunta nella giornata di martedì, il ciclismo è passato alla storia come il primo sport a formalizzare la ripresa dell’attività agonistica dopo l’emergenza dovuta alla pandemia. Ne è fiero il presidente dell’UCI, David Lappartient, che, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha espresso grande soddisfazione per il nuovo calendario del 2020 e ha avuto modo di spiegare alcune scelte dolorose.
“Il 25 ottobre (data che prevede l’ultima tappa del Giro d’Italia, la frazione del Tourmalet alla Vuelta e la Parigi-Roubaix, ndr) sarà un giorno che resterà nella storia del ciclismo. Stiamo studiando con organizzatori e tv un piano per scalare gli orari delle gare in modo che le fasi cruciali vadano in tv senza sovrapporsi” ha esordito Lappartient. Il dirigente nato a Pontivy ha poi spiegato che la sovrapposizione di corse importanti con il Giro d’Italia era inevitabile: “Non avevamo scelta. Ho difeso con forza, e contro l’opinione di molti, la richiesta di Rcs Sport di lasciare il Giro su 21 giorni perché lo merita. La Vuelta, al contrario, si è dovuta privare di tre tappe. Le Classiche del Nord devono stare vicine tra loro per motivi logistici e sportivi e non possono svolgersi prima di settembre perché in Francia, Olanda e Belgio non si può gareggiare prima. Considerato che a settembre ci sono Tour e Mondiali, restava solo ottobre. Non avrei mai voluto invadere lo spazio del Giro ma la situazione è straordinaria“.
Lappartient ha poi sottolineato l’importanza del Tour de France per l’intero movimento: “Il Tour è cruciale negli interessi economici di molte squadre e rappresenta da solo buona parte dell’audience televisiva globale del ciclismo. Normale fosse la prima corsa da posizionare”. Sui Mondiali di Aigle-Martigny: “Sarà il percorso più bello e più duro degli ultimi 40 anni. Un tracciato dove per la prima volta nella storia si misureranno reduci dal Tour e corridori che stanno per disputare il Giro. Sarà una sfida inedita e di altissimo livello”. Infine, un messaggio per l’Italia: “Se riusciremo, come spero, a essere a Siena a inizio agosto per aprire la stagione e a Bergamo a fine ottobre per concluderla, lanceremo un messaggio straordinario a tutto lo sport mondiale dal Paese più colpito dal virus e che con più coraggio ha combattuto per debellarlo“.
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antonio.lucia@oasport.it
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Foto: Profilo Facebook David Lappartient