Ciclismo
Ciclismo, il presidente dell’UCI David Lappartient preoccupato per la sopravvivenza di alcune squadre
Dopo aver risolto la questione del nuovo calendario gare dell’UCI, con la speranza di arrivare a novembre e aver rispettato tutto il piano delle corse, ci sono tante altre questioni ostiche a cui badare, ossia le difficoltà economiche di alcune squadre. Ovviamente la pandemia da Coronavirus si è riversata anche sull’economia mondiale, e di conseguenza sullo sport, le società, gli sponsor. Questi ultimi faticano già di loro nei rispettivi ambiti lavorativi, con una forte contrazione del fatturato di questi mesi; il che comporta ad un minor sostegno delle formazioni sponsorizzate che vivono grazie a loro.
Una preoccupazione che sta facendo sua anche l’UCI e il presidente David Lappartient, con lo stesso massimo organismo del ciclismo mondiale già in grandissima difficoltà per le mancate entrate dettate da questi mesi senza gare. In tutto ciò l’UCI ha affermato che fino a cinque squadre stanno vivendo un grave tumulto finanziario causato dalla pandemia di Covid-19, e il presidente Lappartient che spera che tutte le squadre possano arrivare alla fine 2020. I nomi delle formazioni non sono stati specificati, ma si sa già che CCC, Lotto-Soudal, Mitchelton-Scott, Bahrain-McLaren e Astana hanno dovuto ridurre i salari o licenziare temporaneamente il personale tecnico durante questo periodo non agonistico. “Sappiamo che tre, quattro, cinque squadre hanno più problemi di altre squadre”, ha detto Lappartient all’ANP. “Speriamo che raggiungano tutti la fine della stagione.”
Oltre alle squadre e l’UCI sotto pressione finanziaria a causa della perdita di reddito causata dalle gare cancellate o posticipate, c’è anche una fetta d’incertezza che circonda ancora i Mondiali 2020 che si terranno ad Aigle-Martigny, dove ha sede l’UCI. “Il nostro organo sta attraversando una crisi che non conosciamo dalla Seconda guerra mondiale”, ha detto Lappartient. I Campionati del Mondo sono attualmente in programma dal 20 al 27 settembre, in pratica a partire dallo stesso giorno in cui terminerà il Tour de France, e con il Giro d’Italia alle porte.
Inoltre, il quotidiano spagnolo Marca, riferisce che l’UCI sta esaminando la possibilità di posticipare i Campionati del Mondo a novembre, e di spostare la corsa in Medio Oriente, con Oman, Qatar o Emirati Arabi Uniti come opzioni. Secondo quanto riferito, le tariffe di hosting dei Mondiali portano all’UCI circa £9 milioni, la più grande fonte di entrate singolare dell’organo internazionale.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: Valerio Origo