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Davide Cassani: “Il Giro d’Italia meritava più rispetto, non mi piace la contemporaneità con le Classiche”

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Il Giro d’Italia si correrà dal 3 al 25 ottobre, queste sono le date ufficializzate dall’UCI e che non hanno soddisfatto gli organizzatori di RCS Sport. La Corsa Rosa, infatti, si disputerà in contemporanea con tre Classiche Monumento (Liegi-Bastogne-Liegi il 4 ottobre, Giro delle Fiandre il 18, Parigi-Roubaix il 25) e l’ultima settimana sarà concomitante con l’inizio della Vuelta di Spagna. Il malumore traspare anche dalle dichiarazioni rilasciate dal CT Davide Cassani a InBici: “Non mi piace il fatto che molte Classiche Monumento si svolgano durante il Giro d’Italia 2020, credo che tutti debbano fare dei sacrifici e non solo la Corsa Rosa, ci sarebbe voluto maggiore rispetto. Inoltre, siamo in attesa di avere una decisione definitiva sui Mondiali”.

Il Commissario Tecnico della Nazionale parla in generale del ciclismo agonistico: “Mi auguro davvero che la Granfondo Davide Cassani, che nasce e vive per sostenere il ciclismo giovanile in quanto dopo la gara degli amatori vi è una manifestazione per Juniores, possa essere recuperata nel corso del 2020. Sicuramente sarà possibile organizzare delle gare a cronometro, ma ad oggi è difficile immaginare una gara così come la intendiamo tradizionalmente. Di sicuro, ci sarà di grande aiuto il prefetto Roberto Sgalla, che è la persona giusta per cercare di risolvere i tanti problemi che si pongono in questo periodo di convivenza con il Coronavirus. E poi c’è il Giro d’Italia: l’Emilia Romagna ha un peso enorme sulla corsa con tre tappe che attraverseranno il territorio, in particolare con la tappa di Cesenatico che ricalca il percorso della Nove Colli, per la quale avevamo organizzato una settimana di grande festa”.

Davide Cassani si sofferma anche sugli amatori: “È difficile sapere se e quando si potrà tornare a gareggiare nel mondo amatoriale ed è anche per questo motivo che dobbiamo intendere la bicicletta come mezzo di trasporto e come oggetto che ci permette di stare all’aria aperta. Dopo la quarantena, durante la quale non siamo potuti uscire in bicicletta, è bello riassaporare la libertà in questi giorni. Per questo chiedo a tutti di pedalare con calma, magari andare a una media oraria un po’ più bassa del solito e guardarsi intorno, ammirare i paesaggi che ci circondano”.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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