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Dove possono andare gli italiani in vacanza nazione per nazione: Spagna e Svizzera da luglio, per ora niente Grecia

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C’è voglia di normalità, c’è voglia di turismo. Non vi sono dubbi che questo settore sia stato quello che più di altri ha risentito degli effetti della pandemia globale. Il distanziamento sociale e le norme riguardanti l’uso di dispositivi per prevenire il contagio rappresentano aspetti che, in una maniera o nell’altra, vanno a ostacolare tutte quelle attività con la finalità citata.

E dunque la domanda è: dove potranno andare gli italiani in vacanza? Vanno fatte delle opportune precisazioni. Come è noto dal 15 giugno vi saranno le riaperture delle frontiere nell’Unione Europe e molti Stati sono pronti ad accogliere tanti viaggiatori nei propri confini. Ci sono però delle diversità.

Quali? Alcune nazioni come Spagna e Grecia, ad esempio, hanno deciso di riaprire con un po’ di ritardo rispetto alla data indicata: nel territorio iberico si aprirà ai turisti a partire dal 1° di luglio, mentre in terra ellenica sarà consentito l’accesso a partire dal 15 solo per chi arriva da Atene. Tutti gli altri voli eventuali saranno possibili sempre nel mese di luglio.

L’Italia, in questo senso, è ritenuta un “focolaio epidemico” e quindi sulle riaperture negli spostamenti riguardanti i cittadini del Bel Paese le riserve non mancano. E’ il caso dell’Austria che ha deciso di chiudere (lasciando passare tutti quelli che dalla Germania sono però diretti nel nostro Paese). Lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto in Svizzera. Come riporta quifinanza.it, per poter entrare servirà munirsi di certificato medico, dimostrando di non aver contratto il virus, oppure sottoporsi a 14 giorni di quarantena. Si dovrà quindi attendere un periodo migliore, probabilmente a luglio.

Frontiere chiuse a tutti (non solo agli italiani) in Belgio, Danimarca, Estonia e in Repubblica Ceca, dove l’ingresso e il transito è consentito solo per necessità e a particolari condizioni, ma non si sa ancora se le misure restrittive potrebbero allentarsi il 15 giugno o prorogarsi. Pertanto, stando alle indicazioni che arrivano dalla Farnesina, gli Stati disposti ad accogliere gli italiani sono pochi. Tra questi la Francia potrebbe essere tra le nazioni più “accondiscendenti” nei nostri confronti, come l’Olanda. Non è chiaro però quali procedure eventuali si dovranno seguire per non incorrere in sanzioni.

Discorso diverso per la Bulgaria, dove le modalità di accesso sono state chiarite: viaggiatori e visitatori dovranno prima presentare richiesta alla polizia (che può essere inoltrata online dal sito www.police.hu). Saranno le autorità a valutare singolarmente le domande e a decidere se riconoscere o meno l’ingresso ai singoli. In Polonia le frontiere saranno chiuse fino al 12 giugno, mentre in Croazia, Irlanda e nel Regno Unito sono pronti a riaprire, ma il turista dovrà seguire un periodo di isolamento o dovrà essere munito di certificato medico.

 

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Foto: LaPresse

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