Formula 1

F1, Carlos Sainz Jr: gregario designato o colpo a sorpresa a Maranello? I vari scenari in Ferrari

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C’è ancora una stagione, si spera, da fare in F1. Il 2020, di fatto, ancora non è cominciato a causa della pandemia globale, ma l’attualità è stata scaldata dai colpi di mercato, innescati dal termine del ‘matrimonio’ tra il tedesco Sebastian Vettel e la Ferrari. Le strade del quattro volte campione del mondo e della Rossa si separeranno al termine di quest’anno e a Maranello hanno optato per la carta Carlos Sainz Jr. al fianco del monegasco Charles Leclerc. Le condizioni per rimanere non c’erano più per Seb e dunque via a un nuovo cambiamento con una coppia estremamente giovane.

La domanda che tutti si pongono è la seguente: lo spagnolo sarà un gregario di Charles oppure potrebbe essere un colpo a sorpresa? La carriera del figlio del grande pilota di rally e della Dakar è stata un po’ particolare. Esordiente nel 2015 in Toro Rosso insieme a Max Verstappen, ha fatto fatica ad emergere anche al di là delle sue responsabilità. Un po’ come affermato da Helmut Marko, figura iconica in Red Bull, la presenza di Max ha un adombrato Carlos che però è pilota di tutto rispetto, soprattutto per l’interpretazione in gara delle gomme.

L’anno scorso, infatti, questa solidità si è espressa con la McLaren, macchina di certo di non primissimo livello, che comunque Sainz ha saputo portare al podio in Brasile, concludendo in sesta posizione nella classifica generale riservata ai piloti. Lo stesso Leclerc, valutando l’arrivo in Ferrari dell’iberico, ha sottolineato che la sfida interna non sarà semplice. Un modo per non sentire la pressione di leader? Forse un po’ sì, però il 22enne nativo del Principato senza dubbio non vuol sottovalutare le qualità del nuovo racing driver del Cavallino Rampante, cresciuto a “pane e motori”.

Sainz, da questo punto di vista, ha tutto da guadagnare, avendo per la prima volta in carriera la chance di guidare una monoposto che potenzialmente può consentirgli di arrivare con continuità sul podio e magari lottare per la vittoria. La curiosità non manca al cospetto di un duo un po’ anomalo, sia per l’anagrafe che per lo storico privo di titoli alle spalle, ricordando un po’ quanto accadde con il finlandese Kimi Raikkonen e il brasiliano Felipe Massa nel 2007. Chissà se questa “coincidenza” non possa prevedere qualcosa di buono in vista del 2021 in Ferrari…

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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