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F1, Ferrari e il problema Sebastian Vettel. Pilota in scadenza, motivazioni non ottimali e scarsa propensione ad aiutare Leclerc…

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Si preannuncia una stagione (nel caso in cui si scenda finalmente in pista) estremamente complessa dal punto di vista della gestione dei piloti in casa Ferrari dopo l‘annuncio ufficiale della separazione a fine 2020 tra Sebastian Vettel e la Scuderia di Maranello. Il team principal Mattia Binotto dovrà infatti affrontare un campionato lampo con Charles Leclerc capitano designato, forte di un contratto fino al 2024, e con Sebastian Vettel in scadenza che difficilmente si accontenterà di un ruolo di scudiero nei confronti del compagno di squadra monegasco.

Vettel ha molta esperienza ed è un quattro volte campione del mondo, inoltre ha sempre dimostrato grande attaccamento alla Ferrari, perciò il pilota teutonico concluderà la sua avventura con il Cavallino Rampante in maniera professionale cercando di togliersi ancora qualche soddisfazione e di dimostrare a tutti il suo valore in pista. Binotto dovrà comunque essere molto abile mettendo in chiaro fin da subito le gerarchie all’interno del team, per evitare di complicare ulteriormente una situazione di per sè molto complessa. Come sempre saranno le prestazioni in pista a designare il “numero uno” per la Rossa in questa stagione, specialmente nel caso in cui la vettura si riveli in grado di battersi con Mercedes e Red Bull per il titolo iridato.

Da decifrare in ogni caso le motivazioni di Sebastian, che dipendono giocoforza dalla sua scelta per il futuro. Diversi gli scenari aperti, da un possibile ritiro a fine anno (o comunque un allontanamento temporaneo dal circus) ad un clamoroso approdo in Mercedes al fianco di Lewis Hamilton per provare a battere il rivale britannico a parità di macchina. Più improbabile ma comunque percorribile anche la strada che lo vedrebbe nuovo leader di un team di seconda fascia come McLaren, Renault o Aston Martin (squadra di Lawrence Stroll) senza ambizioni iridate almeno nell’immediato. Tornando all’attualità e al Mondiale 2020, la Ferrari ha già svelato le proprie carte puntando senza mezzi termini su Charles Leclerc come prima guida del presente e del futuro per riportare in Italia un campionato piloti che manca ormai dal lontano 2007 (l’ultimo trionfo nella classifica costruttori risale al 2008).

Fermo restando che la priorità in casa Ferrari resta quella di sviluppare una SF1000 competitiva ed in grado di insidiare lo strapotere della Mercedes (senza sottovalutare una Red Bull in crescita), si profila un campionato molto intenso e teso dal punto di vista della serenità di un ambiente chiamato a mettere da parte gli eventuali screzi interni per il bene della Scuderia e dei suoi milioni di tifosi in tutto il mondo. Almeno in un primo momento, Leclerc e Vettel verranno presumibilmente messi nelle stesse condizioni (sotto il fronte delle strategie) per poi decidere il da farsi col passare delle settimane in base alla situazione in classifica e alla possibilità di lottare per il Mondiale con uno o entrambi i piloti. Non ci resta dunque che attendere il via del campionato (si parla di inizio luglio in Austria) con la curiosità di seguire il confronto tra i top team ed in particolare l’evoluzione della rivalità tra i due ferraristi.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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