Formula 1
F1, il capo della commissione medica della FIA: “In caso di contagio il Mondiale 2020 non si riferma”
Una ufficialità ancora non c’è ma, in attesa di quanto deciderà la cancelliera Angela Merkel quest’oggi in Germania, pare che sia il Motorsport il primo a dare il via alle danze in questo periodo così particolare. Il riferimento è al Mondiale 2020 di F1 che, secondo i piani di Liberty Media (gestore del Circus), dovrebbe iniziare il 5 luglio in Austria. Un fine settimana che si disputerà a porte chiuse, quindi senza pubblico, per via dell’emergenza sanitaria in corso. Tuttavia, tenendo conto di chi invece avrà libero accesso alla pista, il numero non sarà comunque trascurabile. Si parla infatti di 2000 persone. In questo senso, la domanda è: in che modo la FIA si muoverà per la sicurezza dei piloti, tecnici e degli addetti ai lavori?
A dare una risposta al quesito è stato Gerard Saillant, luminare nel campo della medicina, che in passato si era occupato dell’infortunio serio a Ronaldo (brasiliano) e di Michael Schumacher dopo l’incidente sulle nevi di Meribel, e ora capo della commissione medica della FIA: “La situazione è cambiata rispetto al GP iniziale d’Australia. Ora abbiamo dispositivi per test rapidi per confermare i casi sospetti e isolare tutti coloro che abbiano avuto un contatto con un positivo. Per me, il Mondiale non dovrà fermarsi di nuovo. È come se chiudessimo la metropolitana perché un viaggiatore era infetto“, le parole chiare di Saillant.
Come è noto, il calendario dovrebbe prevedere le prime gare in Europa (Austria, Regno Unito e Ungheria) prima di spostarsi in altri continenti. Un presupposto così giustificato dal capo della commissione medica: “Singapore o Vietnam avrebbero un’organizzazione medica completamente diversa rispetto agli altri Paesi europei. Già oggi il governo di Singapore potrebbe costringere l’intero paddock a una quarantena di due settimane prima di accedere alla pista. Nei primi tempi sarebbe utile restare nella stessa zona, per sfruttare la maggiore facilità di spostamento“. A questo punto, quindi, non resta che attendere.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse