Formula 1

F1, il Mondiale inizia a luglio? Ipotesi Austria sempre più concreta: calendario compresso fino a dicembre

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Inizia a prendere forma il Mondiale di Formula Uno 2020. Non si può ancora parlare di un calendario ben definito e esatto, ma le linee guidata ci sono. Le fondamenta sono state gettate, come ha confermato in settimana Chase Carey, CEO di Liberty Media, ma per avere qualcosa in mano di certo e conclusivo, occorrerà ancora qualche settimana. I tempi stringono, perchè tutto è da organizzare Paese per Paese, volo per volo, circuito per circuito, ma possiamo farci una idea di quel che sarà del settantunesimo campionato del mondo della Formula Uno.

L’esordio, come appare ormai assodato, coinciderà con il fine settimana del 5 luglio sul Red Bull Ring di Spielberg. Il sipario su questa tribolatissima annata sarà aperto con il Gran Premio d’Austria. Organizzatori e governo locale hanno ampiamente dato il via libera e, anzi, si sta addirittura valutando l’opportunità che si possano disputare due gare (in due weekend successivi) sul tracciato della Stiria. Il mese di luglio, quindi, dovrebbe concludersi con la trasferta inglese. Nel fine settimana del 19 luglio, infatti, si dovrebbe correre in quel di Silverstone. Sia ben chiaro, per queste prime uscite non si può che parlare di gare a porte chiuse, sperando che quando si entrerà in autunno ci potrà essere qualche occasione per assistere a Gran Premi con il pubblico presente sulle tribune. Tornando al calendario, si potrebbe realizzare la “doppietta” anche nella trasferta inglese. Secondo quanto trapela da FIA e Liberty Media, infatti, a Silverstone si potrebbe correre anche nel weekend del 26 luglio, per sfruttare al massimo la ripartenza. La prova britannica potrebbe essere in dubbio vista l’emergenza sanitaria che ha travolto il Regno Unito? Sembra proprio di no, dato che sei scuderie hanno la sede nelle vicinanze del tracciato del Northamptonshire, per cui non ci sarebbero grossi problemi per i trasferimenti.

Arrivando ad agosto, come ha spiegato Chase Carey nel corso di questa settimana, il programma dovrebbe proseguire in Europa, prima spostarsi in Asia tra settembre e ottobre, quindi il Circus sarebbe impegnato nella trasferta americana tra ottobre e novembre, prima della conclusione mediorientale di dicembre. Proviamo a ragionare su quali tappe potremmo davvero vedere nel calendario del Mondiale di Formula Uno 2020, cercando in ogni modo di avvicinarci a quota 15-18 appuntamenti, e prendendo per buone le date attuali. Sia ben chiaro, sarà necessario prendere con le pinze ogni fine settimana, dato che senza alcun dubbio verranno riviste.

Per quanto sappiamo sono già stati cancellati sia il Gran Premio di Francia di Le Castellet, sia quello di Monaco, mentre il Gran Premio di Australia sarà quasi impossibile da ricollocare. Tra le corse che sono già state rimandate troviamo il Gran Premio d’Olanda e quello di Spagna, pensando all’Europa, e questi potrebbero avere nuove speranze pensando ad agosto. Com’è ben noto, in teoria, si trattava dell mese dedicato alle vacanze estive, per cui non erano previste gare tranne il Gran Premio di Ungheria del 2 agosto. Montmelò e Zandvoort (che torna in calendario dopo ben 35 anni) potrebbero essere piazzati nelle domeniche successive, con il punto di domanda sul Gran Premio del Belgio del 30 agosto. Al momento ci sono pochissime certezze su Spa, ma far saltare una tappa così importante non sarà semplice.

Passiamo a settembre. Il 6 settembre dovrebbe disputarsi il Gran Premio d’Italia, ma Monza appare in forte pericolo. Se tutto rimarrà come previsto, e come confermato dal presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, dopo la prova di casa nostra potremmo iniziare a spostarci verso Oriente. Il 20 settembre toccherà a Singapore, mentre il 27 al Gran Premio di Russia. Nel weekend del 13, quindi, ci sarebbe uno spazio a disposizione per il Gran Premio dell’Azarbaijan? Una opzione da non scartare ma, come sempre, di non immediata realizzazione.

Ottobre sarà il mese dell’Asia. L’11 ottobre è in programma il Gran Premio del Giappone, ma per quanto riguarda domenica 4 e domenica 18 abbiamo due slot liberi. Potrebbero essere due buone chance per quanto riguarda il Gran Premio del Vietnam (che si farà di tutto per correre, dato che si tratterebbe della prima edizione) e il Gran Premio della Cina.

Dopo l’Asia toccherà alle Americhe. Il 25 ottobre si correrà il Gran Premio degli Stati Uniti? Se tutto sarà risolto la risposta sarà “sì”, ma al momento tutto rimane in bilico. Il primo novembre sarà di scena il Gran Premio del Messico quindi, prima del 15 novembre con il Gran Premio del Brasile, ci sarebbe un weekend libero. Potrebbe essere inserito il Gran Premio del Canada? Complicato, molto complicato, sia per questioni di tempistiche, sia meteorologiche. In quel periodo dell’anno in Quebec fa già particolarmente freddo.

Ultima pagina della stagione il mese di dicembre. Su questo non sembrano esserci grossi dubbi. Il Gran Premio di Abu Dhabi concluderà la stagione e verrà preceduto dal Gran Premio del Bahrein. Due tappe che, secondo Chase Carey, non dovrebbero avere particolari ostacoli. L’unico punto di domanda sarà sul “quando” si potranno disputare. In teoria la gara di Yas Marina si doveva tenere il 29 novembre, per cui inevitabilmente slitterà verso Natale, per rendere più flessibile il calendario e aprire qualche varco nei mesi estivi e autunnali che, gioco forza, saranno ingolfati.

Tante idee, tanta voglia di comporre una stagione sufficiente per definirla tale ma, contemporaneamente, tantissime difficoltà da affrontare. Comporre un calendario non sarà semplice, ma nemmeno impossibile. Le linee guida, come detto, ci sono. Ora non ci rimarrà che attendere e capire come si svilupperà la situazione, tenendo le dita incrociate e, per ora, aspettando con fiducia il weekend del 5 luglio.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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