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F1, Mondiale 2020 a porte chiuse interamente? Non più di 80 membri a team nel paddock

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Il percorso del Mondiale 2020 di F1 prende sempre più forma di giorno in giorno e l’obiettivo è chiaro: iniziare il 5 luglio in Austria. Dopo la “falsa partenza” in Australia e le polemiche legate ai casi positivi in McLaren, Liberty Media è a lavoro per prendere tutte le dovute precauzioni, stilando un protocollo in grado di garantire la sicurezza della collettività coinvolta in pista.

Ebbene, il primo aspetto riguarderà il distanziamento del personale nel paddock e nei box e questo sarà favorito dal fatto che ciascun team non potrà contare su più di 80 persone nel weekend agonistico. Questa è l’indicazione chiara data da Gerard Saillnt, che presiede la commissione medica della Fia. Di questi 80 soggetti, non più di 60 potranno essere coinvolti nella gestione del team e delle monoposto.

Il calendario, come detto più volte, prevederà verosimilmente una serie di gare europee, rigorosamente a porte chiuse, e la tendenza potrebbe essere la medesima per tutto il campionato di questa stagione. Lo scopo degli organizzatori, come già detto, è quello di prevenire il rischio contagi e l’unico modo è quello di creare una specie di bolla nel paddock in maniera tale che si possa minimizzare la problematica e quindi far fronte a quanto è tristemente noto.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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