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F1, rivoluzione nel Circus: tagli a motori e ad aerodinamica, monoposto “congelate”. Ferrari svantaggiata?

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Wind of change? Sembrerebbe proprio di sì in F1. Gli organizzatori del Circus sono a lavoro per realizzare un nuovo calendario, dopo la falsa partenza in Australia per i casi positivi in McLaren, e l’avvio stando alle indicazioni dovrebbe essere in Austria. Sul circuito di Spielberg, di proprietà della Red Bull, si dovrebbe iniziare il 5 luglio e concedere il bis il 12 di questo stesso mese. Tuttavia, i grandi cambiamenti non sono solo riguardanti un ambito organizzativo. Gli aspetti normativi, dopo l’ultimo Consiglio Mondiale della Fia, sono rilevanti e vale la pena analizzarli.

BUDGET CUP – Non ci sono dubbi che la novità più attesa fosse quella del “Budget Cup“, un tetto di spesa che a partire dal 2021 i team dovranno rispettare. Ebbene, con voto unanime, è stato deliberato un limite di 145 milioni di dollari per l’anno venturo, con un calo progressivo del tetto di spesa che porterà il budget disponibile per le squadre a 140 milioni nel 2022 e 135 nel triennio 2023-2025. Un provvedimento che prevede, quindi, un calo significativo rispetto alla cifra di partenza di 175 milioni. Giova precisare che il budget così definito si riferisca a una stagione che preveda 21 GP, e aumenterà o calerà di 1 milione in caso di cancellazione o di aggiunta dell’evento.

MACCHINE CONGELATE – Il punto riguarda le monoposto che ritroveremo al Red Bull Ring. Di fatto, le macchine saranno un po’ diverse da quelle che avrebbero dovuto gareggiare a Melbourne, ma saranno congelate in molte parti per essere mantenute tali anche nel 2021. Il motivo? Cercare di ridurre i costi, vista la crisi economica causata dall’emergenza sanitaria. Pertanto in Austria saranno omologati, come rivela motorsport.com, telaio, sospensioni, trasmissione, più altre parti che saranno specificate. Quindi sviluppo azzerato? Nel biennio 2020-2021 ci saranno due token relativi agli interventi sulla vettura per rimediare ad alcuni errori. Appare evidente che la Ferrari, in un contesto del genere, potrebbe avere dei notevoli svantaggi, non avendo entusiasmato nel corso dei test e difficilmente potendo recuperare terreno con la riapertura recente del Reparto Corse, dopo il lockdown deliberato dalla Fia.

BALANCE OF PERFORMANCE – In quest’annata le ore concesse in galleria del vento e al simulatore saranno contingentate, mentre nel prossimo anno varrà il cosiddetto Balance of Performance aerodinamico. Ci si riferisce al numero di ore a disposizione dei team per lavorare in galleria del vento, che non saranno le stesse per tutte le scuderie, ma si seguirà un criterio crescente a partire da chi ha vinto il titolo costruttori del 2020. Tradotto: si definirà un monte ore standard l’anno prossimo, la squadra campione del mondo potrà utilizzare il 90% del totale e tale valore aumenterà del 2.5% per ogni posizione della classifica generale dei costruttori. Pertanto, la squadra che nel 2020 terminerà in ultima posizione potrà beneficiare di un monte ore del 112.5%. Vi sarà un aumento dell’incremento citato nel 2022: il team che conquisterà l’iride disporrà solo del 70% delle ore totali e il margine di crescita salirà al 5% tra i team.

TAGLIO DEL CARICO AERODINAMICO – La Fia ha deciso di intervenire sulla parte posteriore delle macchine in vista del 2021, per ridurre il carico aerodinamico del 10% e gestire meglio le gomme che saranno le stesse per il terzo anno consecutivo. Nel corso delle FP2 sarà possibile testare una nuova specifica di mescole, qualora fosse necessario, come anche la P140 nel caso in cui le FP1 fossero su asfalto bagnato.

SVILUPPO RIDOTTO PER I MOTORI – Per quanto riguarda le power unit, sarà concesso l’uso di sole due unità nella stagione 2020, se il calendario non dovesse contare più di 14 prove. Se invece vi fossero più GP, allora il limite sarebbe ancora una volta tre, come era in precedenza. Nel biennio 2021-2022 invece sarà concesso solo uno sviluppo del motore a inizio stagione, mentre nel 2023-2024 le power unit saranno congelate, in funzione di una riduzione dei costi. E’ chiaro che la Fia abbia questo target, ma ciò comporterà uno sforzo enorme da parte dei motoristi.

AUMENTO DEL PESO – Vi sarà una crescita di peso del 3% rispetto al peso minimo per evitare l’uso di materiali troppo costosi.

ALTRE NOVITA’ – In caso di evento a porte chiuse ogni team non potrà avere in pista più di 80 persone, mentre in caso di gara a porte aperte sarà consentito tornare allo standard classico. Per il 2022 ci saranno alcune modifiche riguardanti il “coprifuoco” a cui è sottoposto il personale durante i weekend di gara e controlli periodici e prescrizioni di parco chiuso.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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