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F1, Sebastian Vettel e la Ferrari si separano. Un lungo addio iniziato a Hockenheim 2018

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Il mio rapporto con la Scuderia Ferrari terminerà alla fine del 2020. In questo sport per riuscire ad ottenere il massimo bisogna essere in perfetta sintonia ed io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più una volontà comune di proseguire insieme oltre la fine di questo campionato. In questa comune decisione non entrano in alcun modo in gioco aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai. Quello che è accaduto in questi ultimi mesi ha portato tanti di noi a fare delle riflessioni su quelle che sono davvero le priorità della vita: c’è bisogno di immaginazione e di avere un nuovo approccio a una situazione che è mutata. Io stesso mi prenderò il tempo necessario per riflettere su cosa sia realmente essenziale per il mio futuro. La Scuderia Ferrari ha un posto speciale nella Formula 1 e le auguro tutto il successo che merita. Infine, voglio ringraziare tutta la famiglia Ferrari e, soprattutto, i suoi tifosi sparsi in tutto il mondo per il sostegno che mi hanno dato in questi anni. Il mio immediato obiettivo sarà quello di chiudere nella miglior maniera possibile questa lunga storia con la Ferrari cercando di condividere insieme ancora dei bei momenti, come i tanti già vissuti in passato”.

Sono queste le parole che Sebastian Vettel ha voluto riservare alla Ferrari e ai suoi tifosi. Al termine del 2020 la storia tra il teutonico e la Rossa terminerà in F1. Un epilogo, per certi versi, annunciato, frutto di una visione di insieme diversa e anche di quello che la pista aveva sentenziato negli ultimi due anni.

Lo stallo nella trattativa tra Seb e il Cavallino era già qualcosa di cui tanti parlavano nelle scorse settimane e riportato da più testate. Per far sì che l’accordo si trovasse, una delle due parti doveva cedere e di fatto si è rimasti sulle proprie posizioni: da un lato la scuderia di Maranello era disposta a chiedere un rinnovo annuale con un sostanziale decremento di stipendio (da 40 milioni a stagione a 9); dall’altro Vettel chiedeva quantomeno un biennale.

La Ferrari aveva messo davanti al fatto compiuto che la priorità spettasse a qualcun’altro, ovvero al monegasco Charles Leclerc: l’accordo fino al 2024 con il 22enne nativo del Principato era stato un indizio sui programmi futuri. Il teutonico, quindi, non poteva far altro che prendere atto della situazione e cambiare aria al termine di questa particolarissima annata, che non ha avuto gare fino a questo punto per la pandemia e si spera possa partire a Spielberg (Austria) il 5 luglio.

Una scelta che però parte da lontano e si basa su quanto è accaduto nel corso delle gare. L’episodio da Sliding Doors? Forse quanto accaduto il 22 luglio del 2018, alla Sachs-kurve di Hockenheim. Quella uscita di strada nel tratto più lento del Motodrome ha dato un connotato diverso al campionato del teutonico e da quel momento il quattro volte iridato è entrato in una bolla di negatività, con tanti errori in successione: GP d’Italia 2018, GP Giappone 2018, GP Bahrein 2019, GP Gran Bretagna 2019 e GP Italia 2019, i più significativi.

Certo, poi c’è stata anche la rivalità con Leclerc, che l’anno scorso ha fatto di tutto per conquistarsi il ruolo di leader in squadra, come dimostrano le sette pole-position e le due vittorie contro le 2 pole e il solo successo a Singapore del teutonico. Una vittoria, quella di Marina Bay, parsa decisamente una gentile concessione del muretto box della Rossa per non dare il colpo di grazia definitivo a quello che avrebbe dovuto essere il “Capitano”. Indubbiamente le discussioni in Russia, con i due a battibeccare via radio, e l’incidente ‘fratricida’ a Interlagos (Brasile) sono stati segnali chiari di un connubio che difficilmente poteva funzionare, al cospetto poi di una Mercedes e di un Lewis Hamilton che praticamente mai hanno commesso errori.

E ora che cosa faranno Seb e la Rossa? Difficile da dire. Il tedesco, valuterà le offerte, ma forse potrebbe anche scegliere di ritirarsi, non avendo magari nessuna occasione per poter vincere. Sul fronte ferrarista, le opzioni potrebbero essere quelle dell’australiano Daniel Ricciardo della Renault e dello spagnolo Carlos Sainz della McLaren. Vettel in una di queste due squadre? Difficile. E lo scambio Hamilton-Vettel? Complicato, sia per le intenzioni del britannico di continuare il rapporto con la scuderia di Brackley che per l’impostazione data dal Cavallino con Leclerc riferimento.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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