Nuoto
Fabio Lombini: una finale europea e una speranza chiamata Tokyo. Le parole dei tecnici Alessandro Resch e Stefano Morini
L’anno d’oro fu il 2017, poi tanti, troppi problemi fisici per il nuotatore forlivese Fabio Lombini, scomparso oggi nell’incidente aereo di Nettuno. Stava risalendo la china, lentamente ma con la determinazione che gli aveva permesso di vestire la casacca azzurra agli Europei in vasca corta di Copenhagen nel 2017 quando, da quasi sconosciuto, riuscì a conquistare una finale continentale.
“Era un giocherellone, a volte mi arrabbiavo con lui perché non aveva la percezione del pericolo – commenta, tra le lacrime, il suo allenatore Alessandro Resch, che, dopo una carriera da nuotatore nelle fila dell’Imolanuoto, lo aveva seguito fin dai suoi primi passi a livello nazionale – se avessi saputo di questo suo progetto del volo avrei in qualche modo cercato di dissuaderlo ma non sapevo nulla. So per certo che era la prima volta che volava, che aveva conosciuto Gioele Rossetti al corso per Vigili del Fuoco che stava volgendo al termine e sapevo di questa passione per il volo di Rossetti. Sto guardando e riguardando la storia di Instagram, con Fabio che sale sull’aereo. Non riesco a credere che non ci sia più“.
Alessandro Resch parla del presente e di un futuro che non ci sarà: “Si era finalmente messo alle spalle quei maledetti problemi fisici che gli hanno fatto perdere quasi due stagioni – racconta, disperato, Resch – aveva dato ottimi segnali nella seconda parte della scorsa stagione a tal punto che avrebbe potuto tentare di rientrare in gioco per la staffetta 4×200 stile libero in vista di Tokyo 2021. Proprio ieri sera lo avevo lasciato al centro tecnico di Ostia dopo quattro giorni di lavoro con il gruppo allenato da Stefano Morini. Sarebbe dovuto restare a Ostia ancora due settimane e sono sicuro che i tecnici federali lo avrebbero preso in considerazione per la squadra in vista di Europei e Olimpiadi del prossimo anno perché Fabio era forte e stava crescendo. Stavamo mettendo giù assieme il piano di allenamento. E’ tutto finito e a me non sembra vero“.
Incredulo anche Stefano Morini, di ritorno dalla sua Livorno al centro tecnico di Ostia: “Ho saputo da pochissimo la notizia e sono rimasto di sasso. Un bravo ragazzo che aveva avuto delle difficoltà ma era dotato e determinato – dichiara l’allenatore di Gabriele Detti – ha comunicato ieri che non sarebbe rimasto a pranzo al centro tecnico ma non sapevo dove sarebbe andato. Abbiamo lavorato un po’ assieme al suo allenatore nella scorsa settimana e lo avrei fatto lavorare ancora. Sono senza parole“.
Fabio Lombini dal 2011 faceva parte del gruppo GS Forlì Nuoto, allenato da Alessandro e Andrea Resch. Nel 2014 arriva la sua prima medaglia, bronzo nei 100 dorso categoria Ragazzi 3, nel 2015 ritorna sul podio nei 400 Misti e stabilisce il tempo limite di partecipazione ai Campionati in tutte le gare in programma. Nel 2016 indossa la casacca azzurra agli Europei Juniores in Ungheria e nell’estate del 2017 ai Nazionali di Categoria al Foro Italico di Roma, conquista 3 ori nei 200-400 Stile Libero e 50 Dorso.
Nella stagione 2017-2018 ha fatto il suo esordio in nazionale Assoluta con la convocazione guadagnata vincendo l’argento ai Campionati Italiani Invernali Assoluti di Riccione, battendo proprio nella gara di addio il campione iridato Filippo Magnini. Agli Europei nuota il suo personale e conquista la finale nei 200 stile Libero, dove chiude all’ottavo posto nuotando 1’44”60 suo primato personale.
Tanti i problemi fisici che lo hanno assillato nelle ultime due stagioni ma nell’estate del 2019 ha potuto tornare ad allenarsi al meglio delle sue possibilità tornando sul podio del campionato italiano estivo in vasca lunga chiudendo al secondo posto la gara dei 400 stile libero al Foro Italico di Roma alle spalle di Matteo Ciampi. Aveva, invece, fallito la qualificazione agli Europei in vasca corta di Glasgow che si sono disputati a dicembre scorso.
FABIO LOMBINI E GIOELE ROSSETTI CI HANNO LASCIATO
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Foto Gian Mattia D’Alberto Lapresse
