Fondo
Fabrizio Antonelli: “Paltrinieri il migliore, è folgorato dalle acque libere. Tecnologia negli allenamenti”
Fabrizio Antonelli fino a ieri mattina era un tecnico di successo nel “mondo a parte” del nuoto in acque libere. Di acque libere continuerà ad occuparsi ma dovrà riconvertirsi anche alla piscina e, se fino a ieri, aveva allenato solo donne, ora si trova a dover gestire due uomini, uno dei quali è campione di tutto in piscina e ha subito alzato il tiro ieri in conferenza stampa dicendo che vuole vincere tre ori a Tokyo. “Sul momento, quando l’ho letto – dichiara Fabrizio Antonelli – l’impatto è stato duro ma posso dire a gran voce che non ho paura. Non è nella mia indole. E’ una grande opportunità e voglio sfruttarla al meglio: gli stimoli non mancano di certo“.
Una grande opportunità nata nella hall degli alberghi che hanno ospitato la squadra azzurra per le gare di coppa del Mondo di nuoto di fondo, occasione di conoscenza fra Gregorio Paltrinieri e Fabrizio Antonelli. “Gregorio è un fine osservatore, qui da noi a Roma si dice in un altro modo ma evito l’espressione colorita, è attentissimo ai dettagli – racconta l’allenatore – e non ha certo mancato di notare che utilizzavo la tecnologia per impostare gli allenamenti e le gare di Rachele Bruni e Arianna Bridi. Ha iniziato a farmi un sacco di domande a Gwangju, voleva capire e le sue osservazioni erano sempre molto centrate.l Ci siamo ritrovati a Doha per la tappa di Coppa del Mondo e ci siamo di nuovo ritrovati a parlare di tecnica, di metodologie di allenamento, assieme a Stefano Rubaudo. Nelle ultime settimane ho capito bene il significato di tutte quelle domande“.
Nelle ultime settimane, dopo il lockdown e il conseguente rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo, si è ulteriormente intensificato lo scambio di informazioni e, a un certo punto, Gregorio Paltrinieri è uscito allo scoperto. “Devo dire che in parte sono rimasto sorpreso dalla scelta di Greg perchè non mi aspettavo che scegliesse il sottoscritto per la seconda parte della carriera. Per me questo è il momento giusto per affrontare una nuova avventura. E’ vero che continuerò ad occuparmi di Rachele Bruni e Arianna Bridi e mi ritroverò anche un signor atleta come Domenico Acerenza ma tutto sommato svolgeranno lavori molto simili, chiaramente differenziati tra uomini e donne, anche se le distanze sono simili ma sia per Gregorio che per Domenico ci saranno da preparare meticolosamente anche le sfide in piscina. Di sicuro cambiano le prospettive mie e dei due atleti che seguirò. E’ chiaro che cercherò di trasmettere loro tutta la mia esperienza maturata nel nuoto di fondo. In particolare Greg si è innamorato di questa disciplina, ha avuto la folgorazione. Quando parla di acque libere gli si illuminano gli occhi e io lo capisco perchè ad un certo punto della mia carriera da nuotatore ho vissuto la stessa sensazione“.
Ci sono poco più di quattordici mesi per dare l’assalto ad un tris olimpico che non è mai riuscito a nessuno. “Intanto devo ringraziare la Federazione che, quando è stata messa al corrente della scelta di Gregorio, non ha posto ostacoli e questo per me è stato un grande riconoscimento del lavoro svolto finora. Nessun traguardo è precluso ma dovremo fare le cose nel migliore dei modi, dando ognuno il 110 per cento. Nel fondo Greg ha ampi margini di miglioramento ma ha una capacità di tenere un certo passo che nessun altro ha tra gli atleti di èlite e da questo partiremo per fare aggiustamenti e strategie di gara. Trasportare il lavoro fatto per primeggiare nelle acque libere alla piscina non dovrebbe essere un problema: Romanchuk, Wellbrock, tanto per fare nomi, sono gli esempi di come si può andare forte da una parte e dall’altra. Paltrinieri secondo me è il più forte di tutti e la sfida stimolante è di portarlo a giocarsi una chance di entrare nella storia ai Giochi Olimpici nella migliore condizione possibile“.
Dal punto di vista logistico il futuro è ancora tutto da costruire. “Finora la nostra base di allenamento con Arianna e Rachele era la piscina della Cecchignola ma è un impianto da 25 metri e sia Paltrinieri che Acerenza hanno necessità di allenarsi in vasca da 50 metri per cui al momento la soluzione ideale è l’Acqua Acetosa, stante il suo desiderio di restare a Roma. Vedremo se questa soluzione logistica potrà essere duratura“.
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